Love Revenge

Aug 19, 2014 23:16

Sera a tutti!!!!
Lo so è un infinità di tempo che non posto questa fict, per l'esattezza dal 2 giugno =____= Ho avuto però per la testa milioni di cose e non ho scritto quasi per niente.
Ora prima di partire però volevo lasciarvi per lo meno un capitolo da leggere.
Spero vi piaccia! ^___^
PS: scusate se non rispondo ai commenti, quando torno rimedierò anche a questo.

Titolo: Love Revenge
Gruppo: Arashi + Kanjani
Genere: AU, Storico (vagamente fantasy)
Rating: R
Pairing: Sakumoto, Ohmiya accennato
Desclaimers: Non sono di mia proprietà, lo è solo la storia di cui mi fanno da protagonisti contro la loro volontà XD
Ringraziamenti: A Harin e Jinny che si sorbiscono i capitoli per mail e che mi aiutano con le ricerche XD
Note: Per una migliore lettura scaricare la MAPPA
Capitoli precedenti: Intro, Cap.1, Cap.2, Cap.3, Cap.4, Cap. 5, Cap.6, Cap.7, Cap.8, Cap.9, Cap.10, Cap.11, Cap.12, Cap.13

Capitolo 14

Come aveva anticipato Maruyama ci furono delle proteste da parte dei generali, il timore era quello di essere sconfitti tentando di liberare gl’haris che sotto il controllo del consigliere Songa avrebbero combattuto contro di loro, il rischio secondo loro era troppo alto e sarebbe stato meglio dirigersi verso Sunar e contare solo sull’alleanza dei Sabaku.
-Non vinceremo senza gl’haris, se non li facciamo diventare subito nostri alleati li avremo comunque come nemici e verremo inevitabilmente sconfitti- replicò Maruyama.
Nino in silenzio osservava lo svolgersi delle discussioni, Sho non capiva perché non intervenisse al dibattito e non difendesse le sue decisioni.
-Anche se riuscissimo a liberare gli haris, come abbiamo appurato non è detto che riconoscano quel ragazzo come il loro capo ed anche succeda lui non ha intenzione di ordinargli di seguirci in battaglia! E se il nostro esercito subirà numerose perdite raggiungeremo Saka come prigionieri e nient’altro!- replicò un uomo di mezza età, che già dall’inizio del consiglio aveva mostrato tutto il suo disappunto.
-Comandante Nakagawa fate silenzio- intimò il re parlando per la prima volta, tutti gli sguardi si rivolsero verso di lui, compreso quello di Nakagawa che si mostrava piuttosto irato dall’essere stato ripreso in quel modo.
-Vi ho dato modo di dare la vostra opinione, ma non uno di voi mi ha dato un buon motivo per non continuare come ho deciso- esordì, -Non uno solo degl’haris dovrà essere tra i nostri nemici, oppure avremo già perso prima di combattere. Per questo noi libereremo haris dal controllo di Nobuyoshi-
-E’ assurdo!- protesto ancora Nakagawa, -Un intero esercitò che marcia su haris verrà notato immediatamente e saremo sterminati in un territorio che nemmeno conosciamo-
-Ho detto di fare silenzio- alzò la voce il re, -Ho ascoltato le vostre opinioni, ma sono io il re e andremo ad haris, sconfiggeremo e libereremo quella gente, cosa avverrà dopo potrà solo essere a nostro favore, avremo indebolito non solo le forze di Ᾱb, ma anche inflitto un grosso colpo alla credibilità di Nobuyoshi- spiegò con determinazione.
-Saremo sconfitti- borbottò ancora Nakagawa.
-Comandante Nakagawa, se desidera rimanere ad Apsu non sarò io a costringerla a seguirci in battaglia, quindi se non è d’accordo, prego…- disse Nino facendo segno con la mano verso la porta, era un grosso affronto quello che stava facendo, ma era lui il re e non gli interessava minimamente di quello che quell’uomo potesse pensare, non sopportava quando non gli portavano rispetto, solo perché era ancora giovane non significava che si sarebbe lasciato comandare, era lui il re e da re si sarebbe comportato. L’uomo rimase immobile irato dall’affronto, se fosse uscito da quella stanza non solo sarebbe andato contro il volere del re e sarebbe stato tradimento, ma avrebbe perso anche il suo onore e sarebbe stato considerato per sempre un codardo.
Sho rimase notevolmente sorpreso dal modo con cui il re gestisse il tutto, non pensava potesse imporsi in quel modo, invece usava tutta la sua autorità nel modo che riteneva adeguato alla situazione, senza farsi intimorire ne manipolare a causa della sua giovane età.
-Bene, allora è deciso- concluse.
-Sua maestà prega ognuno di voi, di occuparsi dei preparativi, lasceremo Apsu tra 5 giorni- annuncio infine Maruyama, poco dopo tutti si congedarono con un inchino, tutti tranne Sho e Jun.
-Venite- ordinò Nino, alzandosi dal trono e varcando la porta alla sua sinistra dopo qualche passo, Sho e Jun lo seguirono, Maruyama dietro di loro, erano stati già avvisati che il re voleva parlargli in privato, ma Sho si chiedeva a che proposito, aveva il terrore che ci fossero ancora cose da chiarire o accordi da prendere.
-Voglio parlare con voi di alcune cose importanti- annunciò il re, i due si sedettero mentre Maruyama rimase in piedi.
-Non sono mai andato in guerra, ma non per questo non sono preparato, mi affiderò ai miei generali per guidare gli uomini, ma fin da quando avevo 6 anni i miei precettori mi hanno insegnato le strategie di guerra, come avranno fatto anche con voi dopotutto- disse rivolto a Sho che annuì semplicemente.
Maruyama distese una mappa di Ghaliya su un tavolo e Nino vi si avvicinò.
Marceremo fino al confine dei regni seguendo il fiume, è la strada più comoda e che ci fornirà tutto quello di cui avremo bisogno durante la marcia, ci aiuterà quindi a non intaccare troppo le provviste che serviranno all’esercito dopo aver varcato il confine con Ᾱb, arrivati al confine ho bisogno che il vostro servitore si rechi a Sunar accompagnando uno dei miei generali e una piccola parte delle truppe, si occuperanno dell’alleanza con i Sabaku e di prendere accordi nel caso ce ne sia bisogno- spiegò.
-Non ce ne sarà bisogno, hanno promesso fedeltà alla corona e manterranno il loro giuramento- lo rassicurò Sho.
-Il resto dell’esercito si recherà ad Haris per liberare il villaggio, per questo devo porre una domanda alla principessa- disse continuando, -A tua memoria, quanti soldati controllano il villaggio?- domandò rivolto a Jun.
-Non ne sono sicuro ma… penso poco meno di un centinaio- rispose, -Ma… la parte più ardua sarà raggiungere il villaggio, c’è un unico sentiero utilizzabile ma sarà controllato, quindi per salire lungo la montagna dobbiamo passare per un'altra strada, ma io posso guidarvi- spiegò dettagliatamente Jun, era solo un bambino quando aveva abbandonato la montagna, ma era la sua casa e conosceva ogni dettaglio di quel posto.
-Bene, liberati gli haris, sperando che vogliano unirsi a noi, continueremo verso il palazzo reale, non invaderemo la capitale ma assedieremo il castello congiungendoci ai guerrieri Sabaku- concluse infine Nino.
-Mio zio non ci lascerà strada così facilmente- fece presente Sho.
-Hai ragione, sicuramente saranno ad attenderci, ma non ci coglieranno impreparati questo è certo- rispose Nino.
-Maru accompagnali alle loro stanze e fa in modo che si prepari un armatura per il principe- ordinò Nino, poi Maruyama li accompagno fino alle loro stanze, anche se non ce ne era bisogno.

I preparativi iniziarono e anche Sho non voleva essere da meno, come prima cosa decise di parlare insieme a Jun con Satoshi e Masaki. Informò il secondo di quello che il re aveva chiesto di fare e Masaki fu subito pronto a portare a termine la missione che gli era stata affidata, anche lui voleva fare la sua parte e Sho fu felice di vederlo così fiero ed orgoglioso di essere stato scelto per accompagnare la delegazione a Sunar. Al primo invece chiese di entrare a far parte dei medici che sarebbero partiti insieme all’esercito, fu con grande sorpresa però che scoprì che già Nino gli aveva chiesto di assumere quel ruolo e che aveva già accettato con piacere.
Come era stato comandato fu incaricato un abile fabbro e un armaiolo per preparare tutto quello che era necessario al principe, il quale cercò di convincere anche Jun ad accettare di farsi realizzare un armatura appropriata, ma questo rifiutò. Non era nella sua cultura e come aveva sottolineato gli avrebbe soltanto ostacolato i movimenti. Non rifiutò però di accettare alcune armi, che si premurò di scegliere lui stesso con estrema cura. Ora vedeva Jun con un occhio completamente diverso, era cambiato davvero il suo comportamento, si sentiva più vicino a lui e libero di potergli chiedere le sue opinioni certo che avrebbe risposto. Era vero che era ancora molto rigido e non si lasciava andare a grandi conversazioni, ma Sho sentiva il cambiamento lo sentiva e ne era molto felice. Passava molto tempo con Jun, specialmente ad allenarsi, sapeva che l’haris aveva del riguardo nei suoi confronti e nonostante lo spronasse ad usare tutta la sua forza, sapeva benissimo che Jun non lo faceva, non sapeva bene se era per rispetto o per evitare sul serio di fargli male, Sho sapeva di non essere alla sua altezza, ma stava anche imparando molto da Jun allenandosi con lui o anche soltanto osservandolo mentre si allenava da solo, aveva tecnica e velocità, e in uno scontro tra i due sarebbe stato chiaro chi avrebbe vinto, ma Sho voleva comunque dimostrargli di essere in grado di difendersi. Quindi mentre al castello i preparativi fremevano, lui continuava ad allenarsi insieme a Jun, preparandosi per le future battaglie.

-Sei uscito dal castello?- chiese Nino uscendo fuori da dietro una colonna quasi spaventando l’altro che ignaro dell’agguato a suo discapito saliva le scale del castello.
-Mi hai spaventato- esordì Satoshi, -Maruyama ha detto che potevo visitare il mercato se lo desideravo- lo informò, si era infatti premunito di chiedere prima di uscire senza permesso, anche se ormai non erano più considerati dei prigionieri.
-Potevi chiederlo a me direttamente- rispose il re, -Ti stai preparando per la partenza?- chiese poi cambiando discorso.
-Sono andato a comprare alcune erbe medicinali, penso che possano essere utili- rispose Satoshi mostrando il sacchetto che portava con se e che conteneva diverse erbe appena comprate al mercato.
-Bastava fare una lista e te le avrebbero procurate- lo informò Nino.
-Preferisco sceglierle da me e poi trovo bella la vostra città- confessò Satoshi.
-Ne sono felice che Apsu ti piaccia e… se vorrai potrai anche tornare una volta finito tutto- propose Nino, Satoshi gli sorrise ma non rispose a quella proposta, incamminandosi poi dentro il palazzo seguito dal re.

Alla fine il giorno della partenza arrivò prima di quanto pensassero, i preparativi furono ultimati in gran velocità e il contingente militare fu radunato alle porte di Apsu. Nino uscì dal castello in groppa al suo cavallo nero, accanto a lui c’era Sho, quella sorta di parata stava a simboleggiare l’alleanza tra i due regni ed era qualcosa che sicuramente sarebbe passata alla storia. Dietro di loro seguivano Jun e Maruyama, essere affiancato al consigliere del re, dava a Jun un ruolo importante, stava a simboleggiare che era la persona più vicina al principe. Infine dietro di loro i generali e i comandanti dell’esercito, poi i medici e parte della servitù, tra gli ultimi in marcia vi erano anche Masaki e Satoshi.
Ma quel clima di festa e di saluti ben presto sarebbe terminato e un amaro e difficile compito li avrebbe attesi.

g: arashi, p: sakumoto, g: kanjani8, p: ohmiya, gnr: au, r: r, gnr: storica, gnr: fantasy

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