Kleenex Requested

Aug 06, 2008 13:24

TITOLO: La principessa della luna
AUTORE: Jinny
GENERE: Drammatico /angst anche se adesso si è ripresa bene (povera storia... era giù...)
FANDOM: Arashi (e chi l'avrebbe mai detto?)
PAIRING: Sakumoto, ma molto soft
RATINGS: pg-13
DISCLAIMERS: Gli Arashi non mi appartengono, e sono sicura che ringrazino tutti i giorni gli dei per questo...
GIA'  "PUBBLICATE": Prologo  Capitolo1  Capitolo2
Capitolo3  Capitolo4  Capitolo5  Capitolo6  Capitolo7  Capitolo8  Capiolo9  Capitolo10  Capitolo11 Capitolo12  Capitolo13
Capitolo14  Capitolo15 Capitolo16 Capitolo17

Ok, credo che questo che mi accingo a postare sia il penultimo capitolo... perchè il prossimo, che sto già finendo, ha tutta l'aria di un finale... (il fatto che io non ne sia sicura mi spaventa alquanto -_-)

Sho e Jun entrarono per primi nel locale che avevano scelto per la loro serata libera, e si infilarono subito nella saletta privata. Satoshi sarebbe arrivato di li a poco. Ormai la “cena delle coppie” era diventata un’abitudine, anche se Masaki da qualche tempo aveva smesso di frequentarla. Dopo la morte di Ayako, aveva continuato ad andarci per qualche mese, ma poi non aveva più retto

<< Però stasera viene…>> disse Sho, in tono sollevato, come leggendo nella mente di Jun, che si girò a sorridergli. Adorava pensare le cose insieme a Sho.

<< Voglio vedere se ho visto giusto, con Hayashi sensei…ho detto vedere?>> disse Jun, togliendosi il cappotto e sedendosi. Sho gli si sedette accanto e gli passò un braccio attorno alle spalle

<< Perché non smetti di preoccuparti di quello che hai visto o no?>> chiese, in tono dolce, le labbra quasi posate sulla tempia di Jun, che sorrise e gli si accoccolò contro

<< Ok… comunque prima hai completato a parole la frase che stavo pensando… ti adoro quando fai così…>> mormorò Jun, baciandolo teneramente

<< Aaaww, ragazzi, quando siete in questi momenti così dolci, starei delle ore a fissarvi… invece questo deficiente del vostro amico… perché mi desse dei baci del genere dovrei trasformarmi in una ciotola di ramen!>>

<< Ciao Michiko…>> salutò Jun, leggermente stizzito. Odiava venire interrotto quando Sho lo baciava

<< Scusa Matsujun… colpa mia… non mi sono accorto che ha messo la sciarpa che le ho regalato…>> borbottò Satoshi

<< Accidenti, che spirito d’osservazione, Riidaa…>> disse Sho.

<< Da che pulpito, amore.>> disse Jun << Tu non ti accorgi che cambio pettinatura nemmeno quando te lo dice Riidaa…>> sbuffò Jun, alzandosi per salutare bene Michiko che lo guardò e lo trovò d’accordo nel dire

<< Gli uomini sono inutili..>>

<< Hey, Hime, fino a prova contraria, sei un uomo anche tu…>> disse Kazunari, entrando nella saletta

<< Almeno sembra un adulto…>> borbottò Kimiko, al suo fianco << Una vecchietta in un negozio voleva darmi un dolcetto per “mio figlio”…>>

<< Ma che…>> si indignò Jun

<< Ovvio che ho accettato, poi, appena fuori l’ho mangiato io.>> disse Kimiko, mentre Kazunari sorrideva

<< Brava ragazza, lei si che sa cos’è il risparmio!>> disse

<<  Arrivati anche i taccagni… ma Masa?>> si informò Jun. Kazunari sbuffò

<< Alla fine non sa se viene… mi sa che Hayashi san si fa un po’ troppe paranoie.>> disse, e raccontò quello che era successo dopo il party

<< In caso d’emergenza, io e Michiko scompariamo e voi andate subito da lui. Questa si è cagata in mano al party…>> disse Kimiko. Kazunari la abbracciò stretta

<< Ti adoro quando sei scurrile… esce la teppista…>>

Kimiko si guardò un attimo intorno, poi si staccò Kazunari di dosso, ignorandolo, e riprendendo a parlare con Jun

<< Questa si è cagata in mano al party e adesso si starà facendo le paranoie. In più, Masa è vedovo, quindi si troverà a pensare sempre come se Aya ci fosse ancora… Bisogna tenerla d’occhio…>>

<< Se necessario, le parliamo noi. Da quello che sentiamo tramite Toshi e Nino, possiamo dare abbastanza consigli su come agire… sennò, possiamo riformare il nostro duo punitivo.>> disse Michiko, mentre la sorella annuiva. Il cellulare di Kazunari squillò.

<< E’ Masa…>> disse, e rispose. Dall’esplosione di decibel, capirono che doveva essere andata bene, che Haine non gli aveva dato buca e che lui non era ubriaco sul divano mentre Shizuka era dai nonni. Dopo dieci minuti dalla telefonata, Masaki e Haine fecero il loro ingresso mano nella mano nella saletta.. Haine si fermò sulla porta, ma Masaki la trascinò dentro, con espressione quasi severa sul viso, a cui lei rispose sospirando ed annuendo. Lasciò per un attimo la mano di Masaki e si inchinò

<< Piacere… sono Hayashi Haine… ho ventisette anni, sono la maestra di Shizuka e cercherò di non far dannare troppo il vostro amico perché, nonostante tutte le mie paturnie, mi piace davvero tanto…>>

Calò il silenzio, mentre tutti si giravano verso Masaki, che era arrossito violentemente. Haine si girò a sua volta a guardarlo, e non poté trattenere un sorriso

<< Grazie…>> mormorò Masaki, sorridendo. Haine gli strinse la mano e lo guardò negli occhi

<< Sono pronta a non sparirti da davanti agli occhi. Adesso hai i testimoni che te l’ho detto, potrai rinfacciarmelo per tutta la vita.>> disse. Masaki rimase un attimo fermo, poi la baciò

<< Beh, visto che la riunione è completata, che si fa, si mangia?>> chiese Michiko, leggermente frustrata dato che l’unico su cui la scena non aveva provocato la voglia di replicare il bacio era Satoshi.

Due ore dopo, Haine era in balia delle gemelle e, peggio ancora, di Jun

<< La stanno plagiando…>> borbottò Satoshi

<< Sono carine, però, tutte insieme…>> disse Masaki, sorridendo

<< Lo sai che Jun ti ucciderò appena riferirò che l’hai incluso nelle ragazze…>>

Masaki si rese conto della frase appena detta, e si bloccò un attimo, poi guardò Sho, con espressione supplichevole

<< Non dirglielo… dai…>> pigolò. Sho rise

<< Magari lui no, ma potrei sempre farglielo sapere io per vie traverse…>> disse Kazunari. Masaki lo abbracciò ed iniziò a strusciarsi, come un gattino

<< No dai, Kazu…>>

Kazunari se lo staccò di dosso, ridendo

<< Che scemo che sei, Masa…>> borbottò.

Quando furono fuori dal locale, Haine prese a mano a Masaki, mentre camminavano verso l’auto parcheggiata li vicino

<< Com’è stato? Meno traumatico dell’altra volta?>> chiese Masaki, ricambiando la stretta

<< Decisamente meno traumatico… credo che Jun mi abbia scannerizzata quando siamo arrivati, ma adesso siamo… ehm… amiche? Se mi sente mi ammazza mi sa…>> disse, e ridacchiò. Masaki la fece fermare e la baciò. Poi l guardò dritto negli occhi

<< Quello che hai detto prima… pensavo di sciogliermi li… sono… sono felice.>> disse, sorridendole. Haine lo abbracciò, di slancio, quasi facendolo cadere.

<< Adesso, sarò cattiva, ma… non riesco a capire cosa sia passato per le testa a tua moglie… come si fa ad abbandonarti? D’altronde io ho avuto mille dubbi fino a ieri… >>

Masaki sospirò e sorrise dolcemente

<< L’importante è che tu ti sia chiarita… io… io ho un po’ paura, ti confesso, ma sono felice, quindi chi se ne frega. Quello che hai detto prima mi ha reso davvero felicissimo, ecco… e… ti amo. >> disse. Haine arrossì e sorrise

<< Anch’io ti amo, Masaki…>> disse in un soffio, baciandolo.
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