Buonasera... anzi quasi buonanotte XD Sto crollando dal sonno ma prima di svenire in coma, voglio postare... quindi non mi perdo in chiacchiere tanto e posto U___U
Titolo: Soltanto Ti Amo
Fandom: Arashi
Raiting: PG-15
Pairing: Sakumoto, Aimoto, Ohmiya (ho fatto un bel miscuglio sta volta XD)
Desclaimer: In questo caso vorrei che mi appartenesse solo Jun XD ma non è così ahimè ç______ç
Ringraziamenti: Ad harin e jinny che l'hanno già letta tutta, in particolare ringrazio harin di averla letta anche se inizialmente era contraria alla situazione di Jun, ma alla fine credo abbia cambiato idea XD
Capitoli precedenti:
Intro,
Cap.1,
Cap.2,
Cap.3,
Cap.4,
Cap.5,
Cap.6 ,
Cap.7,
Cap.8,
Cap.9,
Cap.10,
Cap.11,
Cap.12,
Cap.13,
Cap.14,
Cap.15 Capitolo 16
-Jun non devi andare via per forza, puoi restare... non è un problema davvero- disse Masaki per la centesima volta quella sera.
-Ti ringrazio, ma non posso, non sarebbe giusto- rispose di nuovo Jun.
-Ma come farai adesso? I soldi non ti basteranno per mantenere la bambina- disse Masaki preoccupato.
-Troverò qualcos'altro, al massimo tornerò nel club saltuariamente, il padrone mi aveva detto che se avevo bisogno potevo tornare- disse Jun.
-Il club...?-
-Si. Ma prima cercherò qualcos'altro- rispose.
-Ti do io quello che ti serve, accetta la mia offerta ti prego- lo supplicò Masaki fermandolo con un braccio per un istante e costringendo a guardarlo negl'occhi, cosa che Jun non aveva mai fatto da quella sera.
-Masa davvero non mi sembra giusto te l'ho già detto, mi hai già aiutato tanto, il lavoro che mi hai dato mi piace... ma non posso accettare una cosa del genere. Vado via domani pomeriggio è meglio così davvero, lo è anche per te- disse Jun, Masaki abbassò lo sguardo arrendendosi, Jun non avrebbe cambiato idea ormai, era inutile insistere.
-Almeno prendi la roba della bambina- disse poi Masaki con tono triste, Aiba infatti aveva comprato un sacco di cose per la bambina prima che Jun si trasferisse, gli aveva preso un lettino, il fasciatoio, e una montagna di giocattoli.
-Ok- rispose infine Jun.
-Faccio passare qualcuno a prendere la roba allora- disse Masaki.
-Non c'è bisogno, Nino e Toshi passano a prenderci domani- lo informò Jun.
Ovviamente aveva pensato a tutto, dopotutto Jun era così super efficiente ed organizzato.
-Pensi sempre a tutto- disse infine Masaki con un sorriso, -Posso venire a trovarvi?- chiese poi.
-Certo! Asu si è affezionata a te, devi venire!- rispose subito Jun, -E poi siamo amici... giusto?- chiese, era un po' preoccupato dalla risposta a quella domanda in realtà, aveva davvero paura di perdere l'amicizia di Masaki.
-Certo che siamo amici- gli sorrise e Jun si sentì davvero rincuorato da quella risposta e sopratutto da quel sorriso così sincero.
-E' tutto?- chiese Nino caricando l'ultimo scatolone di peluche, mentre Jun metteva un borsone sul sedile posteriore dell'auto.
-Si era l'ultimo- rispose Jun.
-Ok allora possiamo andare!- disse Satoshi salendo in macchina accanto al posto del guidatore, Jun salì dietro tenendo la bambina in braccio e poco dopo anche Nino salì mettendo in moto l'auto.
Satoshi sembrava contento del ritorno di Jun e sopratutto di Asuka, e stranamente non faceva che parlare e parlare di quanto gli erano mancati, quando di solito era piuttosto silenzioso comunque.
-Nino puoi accostare qui?- chiese Jun e Nino rallentò accostando vicino al marciapiede.
Jun aprì la portiera e scese dall'auto con Asuka.
-Dove vai?- chiese Satoshi.
-Faccio un po' di spesa e arrivo. Potete portare su la roba?- domandò Jun.
-Ci stai delegando i lavori pesanti?- chiese Nino.
-Sennò che vi ho chiamato a fare- sorrise Jun.
-A dopo- risposero i due ridendo e si allontanarono lungo la strada.
Jun si avviò verso il supermercato, doveva comprare giusto le cose che gli servivano per quella sera, poi il giorno dopo avrebbe fatto una spesa un po' più grossa. Prese un carrello e vi mise seduta Asuka, poi si diresse tra le file di scaffali:
-Allora sicuramente il latte per domani mattina- disse mettendo una confezione nel carrello, -E il caffè per papà- disse prendendo anche del caffè, -Il tè e poi... cosa vuoi per cena tesoro?- chiese alla bambina che lo guardava divertita, le piaceva quando Jun facendo la spesa gli parlava chiedendogli le cose, le era sempre piaciuto e anche se sembrava stupido Jun continuava a parlarle facendola ridere nonostante gli sguardi allibiti della gente intorno. Continuò così mettendo pian piano le cose nel carrello, percorrendo tutti i corridoi...
-Oh... manca la salsa! Tesoro vado a prenderla aspettami qui!- disse allontanandosi di corsa per prendere la soia che aveva dimenticato, stette lontano solo pochi secondi ma quando tornò indietro...
Quando Sho cominciò a sentire dei rumori provenire dall'appartamento affianco, quello lasciato vuoto da Jun si affacciò a guardare, pensava che forse Jun lo avesse affittato, ma quando vide Ohno e Ninomiya portare dentro scatoloni rimase interdetto e uscì sul ballatoio.
-Cosa succede?- chiese.
-Stiamo portando dentro degli scatoloni non si vede?- disse scorbutico Nino.
-Stiamo aiutando con il trasloco- rispose pacato Satoshi.
-Trasloco?-
-Jun ci ha mollato il lavoro pesante- rispose Nino.
-Jun?!!!- esclamò incredulo, non era possibile che Jun stesse tornando, non poteva crederci, che fine aveva fatto quel tipo? Che avessero litigato? Ma in fondo chissene importava che fine aveva fatto o cosa era successo, Jun era tornato a casa e questa era la cosa che rendeva più felice Sho.
-Si. E' andato a fare la spesa, tornerà tra poco- disse Satoshi.
Sho schizzò via senza pensarci due volte, glielo voleva dire, glielo voleva dire ora, non importava più se Jun gli avesse creduto oppure no, adesso voleva solo dirglielo e basta.
Corse a più non posso ed entrò spedito nel supermercato cercandolo ovunque ma... non c'era... possibile che lo avesse incrociato per strada e non se ne fosse accorto? Tornò fuori guardandosi intorno, poi d'un tratto lo vide dall'altra parte della strada, sembrava spaventato e tremava mentre parlava al cellulare, poi lo vide attaccare e lo raggiunse di corsa.
-Jun che succede?- chiese subito preoccupato.
Jun sembrava terrorizzato a morte, tremava come una foglia.
-Dov'è Asuka?- chiese d'un tratto Sho avendo una brutta sensazione.
-E'... è sparita, mi sono allontanato solo pochi secondi... era nel carrello... quando sono tornato... non c'era più- disse Jun crollando a terra gli occhi sbarrati era sotto shock; Sho lo aiutò ad alzarsi.
-Ora la troviamo Jun, la troviamo- disse cercando di tranquillizzarlo.
-Ho chiamato Murakami-san ha detto di tornare a casa ed aspettarlo... ma io... la devo cercare, la devo cercare!- urlò Jun cominciando a correre e urlando il nome della bambina.
Sho gli fu subito dietro e lo fermò, era senza senso urlare e cercare la bambina a quel modo, era troppo piccola per andare in giro da sola, doveva essere stato qualcuno a portarla via.
-Jun calmati, la troveremo, ma è inutile così... non può essere andata via da sola è troppo piccola, torniamo a casa aspettiamo che arrivi l'assistente sociale e vedrai che la troveremo- disse di nuovo cercando di calmarlo.
Riuscì così a portarlo a casa, quando arrivarono Ohno e Nino vedendolo in quello stato capirono subito che qualcosa non andava e chiesero anche loro della piccola, fu Sho a spiegare, perchè Jun era ancora sotto shock.
Non passò molto tempo che suonarono alla porta, Jun si alzò di scatto in piedi facendo sobbalzare tutti e andò ad aprire di corsa.
-Spiegami tutto con calma- disse Hina ancora sulla porta, con il fiatone mentre con difficoltà si toglieva le scarpe.
Jun raccontò tutto con la massima precisione come se ogni dettaglio fosse importante e tutti stettero in silenzio finchè non ebbe finito.
-Non hai visto nulla di strano?- chiese Hina.
-No nulla- rispose Jun.
-E' successo qualcosa nei giorni scorsi... qualcuno ti ha infastidito? Un cliente del locale...-
-No nessuno!-
-Jun... non avevi detto che giorni fa sono venuti a trovarvi i genitori di Harumi?- chiese Nino sospettoso.
-Si è vero, ma che c'entra?- chiese Jun.
-E' successo qualcosa di strano?- domandò subito Hina.
-No, nulla più del solito, mi hanno insultato e se ne sono andati, come sempre- rispose Jun.
-Sei sicuro? Raccontami cosa è successo esattamente-
Jun ricominciò a raccontare cercando di ricordare le parole che si erano detti, l'arrivo di Masaki e poi...
-...ha detto “Non lascerò che la bambina cresca con te” e se ne sono andati- concluse Jun.
Murakami prese il cellulare della tasca e cercò un numero in rubrica, spinse il tasto di chiamata e attese...
-Non rispondono! L'hanno presa loro ne sono sicuro!- disse Hina con rabbia.