DAMIAN

Oct 11, 2010 00:05


Dopo seimila millenni ho finito ben un altro capitolo -__-

TITOLO: ancora da definire
AUTRICE: Jinny
GENERE: angst (ma si, facciamo la sborona)
RATING: nc-17
WARNING: yaoi
NOTE: Storia e personaggi originali
GIA' POSTATI: Uno  Due  Tre  Quattro  Cinque


Christopher prese in disparte Damian, quella sera, con espressione preoccupata. Ma Damian gli sorrise, caldo e rassicurante

<< Passata la nausea?>> chiese Christopher

<< Più o meno.>> disse Damian << Io ho sempre nausea, Chris …>>

<< Come le ragazzine anoressiche.>> disse Christopher, in tono minaccioso. Damian sbuffò

<< Sono solo un po’ sottosopra di nervi, dai. Abbi pazienza … se vuoi, stasera Ally non torna … >>

<< Mi tenti perché sei dannatamente bravo! Non vale! E stai sviando il discorso!>>

Damian fece una smorfia, poi sospirò

<< Che vuoi sapere di preciso?>> chiese, sedendosi sulla sedia più vicina

<< Vi ho sentiti urlare e … ho sentito quello che hai detto ad Al … riguardo … riguardo ai tuoi … Dam, sicuro di star bene?>>

<< Non ho mai detto di star bene, Chris.>> mormorò Damian, tirandosi indietro i capelli

<< E no, non mi va di parlarne ancora. E’ successo, ora posso solo andare avanti … >>

Christopher sospirò

<< Posso aiutarti in qualche modo?>> chiese

<< Mi stai già aiutando, scemo.>> rise Damian, scompigliandogli i capelli e dandogli un bacio sulla guancia

<< Mia madre stasera non torna …>> disse Christopher

<< lo so, te l’ho appena detto io … >> canticchiò Damian

<< Dormo con lo stereo acceso, tranquilli …>> canticchiò di rimando Alan, e venne attaccato da un doppio abbraccio

<< In questo momento ti adoro, Winters più basso!>> disse Christopher

<< Due centimetri!>> protestò Alan

<< Io ti adoro sempre.>> disse Damian, sorridendo e scompigliando i capelli al fratello

<< Io ti devo un favore … adeguati e basta.>> disse Alan, svincolandosi dai due e dirigendosi deciso verso il frigorifero, per poi fuggire dalla cucina con una birra in mano.

Damian sorrise, scuotendo leggermente la testa. Christopher chiuse la porta della cucina e gli si avvicinò, con uno sguardo che Damian non gli aveva mai visto

<< Che c’è Chris?>> chiese

<< Non mi va di andare in camera … troppo caldo … e la tua è troppo vicina a quella di Al …>> disse il più basso, in tono lamentoso, imbronciandosi leggermente. Damian sorrise e si sedette sul tavolo della cucina, facendogli segno di sederglisi accanto. Christopher si avvicinò, ma non si sedette. Gli si mise di fronte, posandogli le mani sulle ginocchia, facendogli allargare le gambe in maniera da posizionarvisi in mezzo, per poi baciarlo con foga. Damian gemette nel bacio, staccandosi quasi spaventato

<< Chris, che ti prende?>> chiese.

<< Shh.>> gli fece Christopher, osandogli un dito sulle labbra << Rilassati …>> mormorò, per poi riprendere a baciarlo. Damian gemette ancora, irrigidendosi, e scostò Christopher di nuovo

<< Non puoi controllare sempre tutto, Damy. Ti verrà un esaurimento, se non ti lasci andare almeno una volta ogni tanto …>>

Damian si morse il labbro inferiore

<< Hai condotto tu, l’ultima volta, no? …>> disse Christopher nel suo orecchio. Damian chiuse gli occhi, mentre Christopher gli baciava il collo, e si lasciò finalmente andare, mentre l’altro ragazzo, con gesti lenti e calcolati, lo spogliava, baciando ogni millimetro di pelle man mano che lo scopriva. Damian si coprì la bocca con la mano per tentare di soffocare i gemiti che Christopher gli stava strappando ad ogni bacio e ad ogni carezza. Si trovò ben presto con la schiena sul tavolo, mentre Christopher gli sfilava i pantaloni ed i boxer in un unico gesto. Damian sospirò, sentendo un leggero sollievo, e Christopher continuò a baciarlo, scendendo lungo il petto, soffermandosi attorno all’ombelico, per poi fermarsi  a pochi millimetri dalla sua erezione. Damian emise un mugolio infastidito, e Christopher alzò il viso per guardarlo, poi sorrise

<< Non avere fretta, Damy …>> disse. Poi gli passò un braccio attorno alle spalle, stringendolo leggermente a sé, mentre lo penetrava con un dito, iniziando a prepararlo. Damian gli si aggrappò, per poi allontanarlo

<< Chris … io …>> mormorò. Christopher  si fermò, mentre Damian sembrava calmarsi

<< Ti sei spaventato …>>

Damian annuì, mordendosi il labbro inferiore. Tremava leggermente, e Christopher tolse il dito, per poi baciare dolcemente Damian. Quasi non si rese conto dello scambio di posizioni finché l’altro non iniziò a muoversi dentro di lui

<< Sei una merda!>> sibilò, tra un gemito di piacere e l’altro

<< Lo so … scusami Chris … ma … io odio, odio, davvero odio tanto non avere tutto sotto controllo. >> mormorò Damian, per poi raggiungere l’orgasmo insieme a Christopher, ma in silenzio. Con espressione perfettamente controllata.

<< Come cazzo …>> ansimò Christopher, lasciandosi andare indietro, con la schiena appoggiata al tavolo. Damian gli diede un bacio sulla fronte, e Christopher vide qualcosa di strano nella sua espressione.

<< Damy …>>

Quello si limitò a tirarlo in piedi, per poi raccogliere i loro vestiti sparsi per la cucina, e trascinarlo nella propria camera da letto

<< Secondo round?>> si informò Christopher, sentendosi decisamente troppo stanco anche solo per pensarci … Damian si sdraiò e gli fece cenno di sdraiarglisi accanto. Christopher obbedì, e Damian si rannicchiò, posandogli la testa sul petto. Christopher gli circondò le spalle con un braccio, iniziando ad accarezzargli i capelli. Damian sospirò

<< Non riesco a sorridere, stasera, Chris … che mi succede?>> chiese

<< Hai tirato fuori quello che è successo ai tuoi, credo sia per questo, sai?>> disse Christopher. Guardò Damian mordersi le labbra, per poi rannicchiarsi di più, serrando gli occhi

<< Dam? …>>

Damian scosse la testa

<< Damy, è nausea? Di nuovo?>> chiese Christopher, preoccupato

<< E’ … diverso …>> gemette Damian, portandosi poi le mani alla bocca, sentendo la sua voce tremare

<< Chris, mi … mi serve Al … non …>> balbettò Damian, nascondendo il viso nel cuscino. Christopher scattò in piedi, coprendo il minimo indispensabile, e corse nella stanza di Alan che, senza chiedere nulla, si precipitò nella camera del fratello

<< Damy, che succede?>>

Damian si girò a guardarlo, allargando le braccia

<< Non lo so …>> riuscì a mormorare. Alan si affrettò a stringerlo tra le braccia, scoppiando in singhiozzi disperati. E Damian si calmò all’improvviso. Consolò il gemello finché quello non smise di piangere, dopodiché si addormentò di botto. Alan lo coprì, sospirando

<< Che diavolo era?>> chiese Christopher

<< Credo … credo fosse un attacco di panico …>> disse Alan << Solo che … io ho sviluppato difficoltà ad esprimere certe emozioni dopo la morte dei nostri genitori, ma Damy … lui ha sempre avuto una specie di blocco. In pubblico è sempre perfetto, e sorride sempre nonostante tutto, ma … io non ho ricordi di averlo mai visto piangere. Quando ci sgridavano, mi consolava. Se si faceva male, sorrideva e diceva che era tutto a posto. Una volta ho visto nostro padre picchiarlo, il periodo in cui ha iniziato a bere, e lui l’ha presa … bene … io credo che mio fratello abbia sempre avuto un problema, e adesso, dopo il trauma, non riesce a gestirlo … che ha detto prima di fare questa … cosa …?>>

<< Che non riusciva a sorridere …>> mormorò Christopher. Alan iniziò a piangere in silenzio, tenendo il viso basso

<< Al …>>

Alan si limitò a continuare a piangere in silenzio, accarezzando una guancia al fratello. Christopher gli si sedette accanto, attirandolo in un abbraccio

<< Sono la persona che lo conosce meglio al mondo, e non ho idea di che fare …>> mormorò Alan

<< Credo che dobbiamo solo aspettare. Col tempo andrà meglio …>> disse Christopher. Alan annuì. Poi si svincolò da Christopher

<< Vai a dormire. Io rimango qui …>> disse. Christopher si alzò

<< Hey, ma è nudo!>> disse

<< Siamo un errore di divisione di cellule. Secondo te ha qualcosa che io non veda già tutti i giorni su di me?>> chiese Alan, alzando un sopracciglio

<< In effetti no … >> disse Christopher, prendendo un’espressione maliziosa

<< Non fare il cascamorto con me, Sullivan.>> disse Alan, con l’espressione più vicina ad un sorriso che gli riuscì. Appena Christopher fu uscito, Alan si distese accanto al gemello che, in un gesto inconscio, gli si rannicchiò contro, sospirando

<< Funzioniamo così, allora, Damy? Tu hai le crisi di panico e io piango al tuo posto?>> chiese Alan, stringendo a sé il gemello, che però continuò a dormire.

<< Certo che sei proprio buffo … e per quanto Harris sia un buongustaio avendo deciso di chiedermi di uscire, è un deficiente, perché non ti ama. >> disse. Dopodiché chiuse gli occhi, augurandosi di riuscire a dormire nonostante la posizione scomoda.

yaoi, nc-17, angst

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