TITOLO: In sospeso (è il titolo, non nel senso che ci sto pensando ... è proprio il titolo ... )
AUTRICE: jinnypazza82
GENERE: L'ormai evergreen angst con brio, nonchè AU
FANDOM: Arashi (Monotematicaaaa!!)
PAIRINGS: Per ora non ve li dico, cicca cicca.
RATINGS: direi pg-15 (non succede un granchè ... più chealtro abbiamo uno scaricatore di porto, ecco).
DISCLAIMERS: Possiamo saltarli, stavolta? Che il mio cuore si spezza ogni volta T_T *va a disperarsi per non essere possessricedegli arashi ne di nessuno johnny nominato*
NOTE: Come sempre.. non penso di aver scritto sotto alcool, anche se certi errori che ho trovato (spero di aver corretto) mi fanno dubitare
RINGRAZIAMENTI: come sempre Vampiretta e Harin che si sono sorbite tutto il malloppo XD E grazie a Vampiretta per i ratings e il genere, as usual
GIA' POSTATI:
Prologo 1 2 3 4 5 6 7 Sto guardando incredulo la rivista da più o meno mezz’ora. E’ una delle nostre riviste, quindi è ovvio che ne abbia già una copia. Non è che di solito compri riviste per ragazzine… anche se questo Jun Matsumoto è molto affascinante, non c’è che dire. Ma non mi importa molto di lui, al momento. L’importante è il fantasma in piedi dietro di lui… non mi sento pronto a dirlo a Masaki, ma… mi sembra proprio vestito da monaco… devo aspettare Kazunari e consultarmi con lui… le porte dell’ufficio si aprono, e Kazunari entra. Sento Masaki trattenere il fiato, ed un silenzio irreale, e allora mi giro. Con Kazunari c’è uno spirito, ma non mi sembra proprio un monaco… e allora perché Masaki è così… così… papà… eh? Un attimo…
<< Come sospettavo, non era una coincidenza… oh, che fatica!>> dice Kazunari, a mo di saluto. E mi si avvicina
<< Quello è il mio ex fantasma… quello che ogni tanto torna a trovarmi…>> dice Kazunari
<< E questa reazione spropositata di Masa?>> chiedo io. Kazunari mi guarda interrogativamente, e io mi giro verso Masaki, che è immobile.
<< Ti assicuro che dentro è in subbuglio!>> dico io
<< Lo so. Anche Tomoya lo è… e per forza…>> mi risponde Kazunari, con un sorriso divertito. Quindi l’enorme spirito si chiama Tomoya, eh? Lo guardo allargare le braccia, sorridendo commosso a Masaki, che per tutta risposta esplode
<< Eri ancora in giro e non ti sei mai fatto vedere?! Hai idea di cosa io abbia passato?! Tu e la mamma eravate morti, io mi sono ammalato dopo due anni, ma sono sopravvissuto alla foresta! Hai una minima idea di cosa mi sia successo?! Aspetta, se ricordo bene la storia di Nino… anche la mamma è ancora in giro!>>
<< Con lei non prendertela… lei non ti ha mai abbandonato… beh, dopo i sei anni, in effetti, si… quando sono morto, lei si è allontanata…>>
Sento la rabbia di Masaki come se fossi io. Come se stessi parlando a mio padre… Ma mio padre non ha mai avuto un’espressione tanto contrita in vita sua… Masaki abbassa il viso e si asciuga gli occhi. Poi cede e si rifugia tra le braccia di Tomoya, sospirando
<< Fanculo.>> dice, tirando su con il naso. L’altro lo abbraccia, sorridendo
<< Beh, raccontami, che hai fatto dopo che me ne sono andato?>> chiede dopo un po’. E Masaki è di nuovo arrabbiato
<< Sono quasi morto, sono diventato per tutti un Oni, sono diventato un brigante per non morire di fame, ho avuto una storia con un monaco, ci hanno bruciati nel bosco, lui ha detto di aspettarlo ed eccomi qui. Tu?>>
Tomoya si morde le labbra, con aria colpevole
<< Scusami…>> dice << Non avrei dovuto abbandonarti…>>
<< Meglio così… se oltre ad essere un Oni brigante che se la fa con un monaco parlavo pure con i morti, prima di dare fuoco alla foresta ci squartavano, pure.>> dice Masaki. La rabbia è passata. Ora è contento di rivedere suo padre dopo tanto tempo. Lo guardo mentre lo osserva. E mi rendo conto improvvisamente di quanto mi manchino i miei.
<< Beh, io… ho cercato tua madre per più di settecento anni… l’ho inseguita da un legame all’altro, finchè non abbiamo trovato tutti due un legame forte e ci siamo incontrati>>
<< Hiroko era il legame di mamma, vero? Vorrei conoscerla Hiroko chan… e…>> si ferma
<< Vorrebbe conoscere sua madre…>> finisco io. Masaki arrossisce
<< Sono un adulto, non dovrei nemmeno pensarci a queste cose!>>
<< Hai settecento e ventisei anni, sei un vecchio.>> lo correggo. Masaki ride. Poi si gira verso il padre
<< Com’è “di la”? >> chiede. Tomoya si fa pensieroso
<< Non molto diverso da qui… ma meno inquinato, non servono soldi, puoi vestirti come vuoi senza che nessuno ti giudichi fuori moda, e tutti hanno qualcosa di interessante da raccontarti. Ah, e sono tutti molto sereni, perché nessuno ha cose in sospeso…>>
Masaki si incupisce
<< Quindi non vi importava più niente di me… a nessuno dei due…>> mormora. Tomoya sospira
<< Non è così semplice… è che io sapevo che lei era ancora qui… di te non lo sapevo… quando muori… beh, ci sei passato anche tu. Perdi un po’ di vista il mondo dei vivi…>>
Masaki annuisce
<< Vero…>>
<< Però tu sei stato con me… potevi trovare un altro legame, ma pur avendo qualcosa in sospeso, hai scelto lo stesso me…>> dico <>
Masaki mi guarda, poi sorride
<< Perché tu sei Sho-chan!>> mi dice. Ma certo, come no, adesso si che è tutto chiaro… mi viene voglia di picchiarlo
<< Sai che questa risposta non ha senso…>> gli dico. Masaki ride
<< Per me ce l’ha! Sono stato solo per settecento anni… gli altri legami non mi vedevano… tu… mi parlavi, e mi ascoltavi… dopo così tanto tempo… mi sono sentito felice, ecco.>>
Lo voglio strangolare. Non può dire queste cose così mielose con quell’espressione totalmente rilassata!
<< Mi farai morire di diabete.>> borbotto.
<< Ah?!>> urla Kazunari, all’improvviso, indicando la rivista sul tavolo
<< Non è come credi, non leggo questo tipo di riviste!>> mi affretto a dire
<< Posso confermare…>> mi difende subito Masaki
<< E chi se ne frega!>> dice Kazunari, indicando… oh, già. Il fantasma dietro a MatsuJun.
<< Ah… capito…>> dico. Masaki e Tomoya ci raggiungono, ma vedono solo Jun, chiaramente
<< Di grazia… cosa c’è di così sorprendente in questa foto?>> chiede Tomoya
<< Per carità, è davvero affascinante…però…>> commenta Masaki
<< Baka!>> diciamo in coro io e Kazunari, ognuno al rispettivo fantasma
<< Sono entrati in sintonia…>> dice Masaki, leggermente spaventato
<< Tranquillo, piccino… i vivi non sono poi così pericolosi…>> dice Tomoya
<< Chiamami un’altra volta “piccino” e ti faccio vedere un paio di cose che facevo a quelli che non volevano darmi i soldi.>> ringhia Masaki. Rabbrividisco
<< Certo che così sembro più tuo fratello maggiore che tuo padre… perché io mi sono fermato, ma tu sei cresciuto, prima di morire…>>
<< Adesso mi dai anche del vecchio! Sho-chan! Difendimi!>>
<< E questi sono i momenti in cui mi rendo conto che non mi serve una dolce metà… ne ho già una in piena regola…>> sbuffo. Kazunari ride
<< Come ti capisco…>> commenta
<< Beh, ci dite che ha questa foto di così sconvolgente?>> chiede Tomoya, sorvolando
<< Una cosa che i fantasmi non possono vedere nelle foto…>> dice Kazunari. Cala un attimo di silenzio. E sento un’enorme ondata di speranza invadermi. Non è la mia speranza, lo capisco vedendo gli occhi di Masaki riempirsi di lacrime
<< E’ vestito da monaco, ma… non so nemmeno se l’epoca è giusta…>> dice Kazunari
<< L’epoca è giusta.>> dico io. Sono sempre stato bravo in storia. Masaki cade seduto a terra, poi si porta una mano alla bocca
<< L’unica cosa da fare, è confermare che sia lui.>> dico.
<< Vado a recuperare il numero del manager di Matsumoto.>> dice Nino, ed esce correndo.
<< Ma-chan… ce la fai?>> chiede Tomoya. Masaki si prende il viso tra le mani
<< Non so… prima tu… adesso forse lui… dopo settecento anni di nulla… tutto insieme…>>
Mi siedo a terra ed abbraccio Masaki, cercando di calmarlo. Tomoya ha un’espressione strana, ma non ci do peso…