Ooookkei, ultimo capitolo. Ma obviously c'è l'epilogo eh U___U
E poi devo decidere che postare XDDDD E li son brutti momenti.
TITOLO: Jun & Judy (shhhhhhhhh)
AUTRICE: Jinny
GENERE: AU, drammatico, happy ending
FANDOM: Arashi + Judy Garland (XDDDD Sono anziana U_U)
PAIRING: Sakumoto, Ohmiya
RATING: R, nc-17
DISCLAIMERS:
Non possiedo nessun Johnny, nonostante le mie ripetute richieste. E
Judy defunse nel 69 quindi possiedo solo un suo greatest hits e qualche
dvd
RINGRAZIAMENTI: As usual a chi l'ha letta in anteprima e ha sopportato le attese e le paturnie *grabbaggio generale*
GIA' POSTATI:
One Two Three Four Five Six Seven Eight Nine Ten Eleven Twelve Thirteen Fourteen Fifteen Sixteen Jun sospirò e si sedette sul divano. La giornata da sua madre era stata lunga e, nonostante da vari atteggiamenti avesse capito che sua madre aveva accettato Sho, c’erano stati dei momenti di tensione parecchio stancanti … Ma Sho si era scusato molte volte, e pareva che questo bastasse. Subito prima che se ne andassero, la madre di Jun aveva preso in disparte Sho e gli aveva detto qualcosa, a cui Sho aveva risposto semplicemente annuendo, serio. E non gli aveva voluto dire di cosa si trattasse
<< Te lo dirò al momento giusto … adesso sarebbe fuori luogo … e mi imbarazzo, ecco …>> aveva borbottato, arrossendo.
<< Secondo me gli ha chiesto se ti ama …>> disse Judy. Jun sussultò, guardandola
<< Da quanto sei seduta sul divano?>> chiese. Lei rise
<< Abbastanza da aver sentito tutte le tue elucubrazioni mentali, tesoro … sei così carino …>>
<< E … perché non ti ho vista?>> chiese Jun, sentendo la proprio voce tremare leggermente. Judy rise
<< Perché adesso è tutto a posto … devo volere fortemente che tu mi veda, perché ciò avvenga …>>
Jun la guardò, sentendosi come se gli fosse appena crollato il pavimento sotto i piedi
<< Piccolo, non guardarmi così … >> sospirò Judy, accarezzandogli una guancia
<< Ma …>>
<< Ti sei abituato ad avermi qui, lo so … infatti sono qui. Ti sento sempre sai? Se hai bisogno di me non hai che da chiamarmi. Non vado proprio da nessuna parte io. Sono un fantasma, no? Ti raggiungo come e quando voglio …>>
Jun si morse le labbra, cercando di fermare le lacrime e Judy lo abbracciò
<< Cielo, zucchero … non fare così, dai … Vedi, tu e Sho siete una coppia, tua madre l’ha accettato … e a dirla tutta i suoi non hanno nulla da dire su di te … solo quella ragazza deliziosa … Mai … la sorellina di Sho? Beh, lei ha detto qualcosa del tipo “E ci hai messo fino ad adesso ad accorgertene? Mamma, Sho è un cretino!” con tanto di tono lamentoso … penso facesse il tifo per te da sempre … Johnny … beh, lui non ha nulla da ridire su di voi, ora almeno, e se succedesse, ci penserei io. Anche se sospetto che voglia difendervi … lo fa in modo bizzarro e decisamente fastidioso, ma ha un modo di pensare antiquato … insomma, la mia “missione” con te è finita, ma non mi va di sparire del tutto. E non ho ancora una nuova missione, quindi per adesso sono qui. E poi, potrò tornare a trovarti quando vorrò … >>
<< E se non potessi più tornare?>> chiese Jun, sospirando ed asciugandosi gli occhi. Judy sorrise tranquilla
<< Non sentiresti nostalgia, piccolo. Ti ricorderesti di me, sapresti che non sono qui, ma non soffriresti … noi fantasmi abbiamo questa capacità … non siamo mica delle mezze calzette sai!>>
Jun rise e Judy lo abbracciò ancora
<< Ma gli altri lo sanno che sei così coccolone?>> chiese
<< Sho penso ci stia arrivando. Masa … lui s’appiccica alla gente per principio, quindi anche non lo sapesse il problema non si porrebbe … stalkero Toshi da sempre … e Nino … beh, è Nino. Sotto tutta quella cattiveria c’è un cuoricino nero che batte …>>
Judy rise
<< Ma adesso che hai finito la missione, gli altri ti vedranno lo stesso?>> chiese Jun
<< Oh, con molti meno problemi rispetto a prima, anche … adesso basta che voglia farmi vedere perché mi vedano. Non sono più legata solo a te, dolcezza.>> disse lei. Poi spalancò gli occhi come colta da illuminazione improvvisa
<< La missione è stata portata a termine con successo, dovremmo festeggiare!>> disse. Jun si dimostrò subito entusiasta dell’idea e chiamò tutti. Agenda alla mano decisero per la sera del giorno dopo
<< Io faccio tenere la saletta, a patto che Judy non sollevi cose e simili mentre è invisibile che sennò le cameriere ci si spaventano … già hanno il terrore dello sguardo da Yakuza incazzoso, povere care …>> disse Masaki, al telefono
<< Paura che fuggano così non te le puoi più brocco lare?>> chiese Jun
<< Beh … tipo si …>> rispose candido Masaki. Jun rise, mettendo giù
<< Jun, il tuo fantasma mi fissa …>> piagnucolò Shun dall’entrata. Jun si affrettò a raggiungerlo
<< Finchè mi entri in casa senza suonare … >> disse Jun, sorridendo
<< Viene anche lui alla festa domani sera?> chiese Judy
<< Festa? Che festa?>> chiese Shun, appropriandosi del divano di Jun
<< Per la mia missione compiuta !>> disse Judy, tuta sorrisi e moine
<< Ci sta provando?>> si informò Shun
<< Penso di si …>> rise Jun
<< Oh, che ragazzi terribili.>> sbuffò lei
<< Se mi volete vengo volentieri …>> disse Shun, sorridendo
<< Dico a Masa di aggiungere un posto …>> disse Jun, ancora ridendo.
Dopo poco, Sho fece la sua comparsa in tutto il suo splendore, dopo aver registrato un servizio per News Zero
<< Ok, Shun, fila a casa tua. Judy …>>
<< Filo a casa di Shun?>> chiese lei, speranzosa. Shun scoppiò a ridere
<< Posso anche offrirti un te … ma i fantasmi bevono il te?>>
<< Lei si …>> disse Sho, annuendo. Shun annuì a sua volta, prendendo atto
<< Ma la signora del pianerottolo non la invito, ha la faccia spiaccicata, mi inquieta …>> lo sentirono dire
<< Tranquillo, tesoro …>> cinguettò Judy. Jun rise, scuotendo leggermente la testa
<< Povero Shun …>> borbottò Sho. Si tolse il cappotto e Jun lo appese nell’armadio a muro in entrata, non senza averci affondato il viso per un attimo. Sho gli si avvicinò e lo abbracciò da dietro, posandogli il mento sulla spalla.
<< Ho parlato coi miei …>> disse. Jun fece per dire che lo sapeva, ma capì che Judy glie l’aveva detto in anteprima …
<< Oh …>> disse invece
<< Non avere paura, cucciolo … mio padre subito ha fatto la faccia cattiva, ma mia madre deve avergli tirato un calcio sotto il tavolo e ha detto che è comunque fiero di me … mamma credo sapesse già tutto. Mai voleva uccidermi quando ha saputo come ti ho trattato tutto questo tempo … e faceva bene a volermi uccidere …>>
<< Sho-chan, ti passerà mai questo complesso? E’ passato, basta. Io … io non voglio pensarci. Non voglio ricordarmelo, ok? Me lo tengo buono per quando dovrò estorcerti qualcosa …>>
Sho sospirò e gli prese il viso tra le mani
<< E’ vero, è passato, ma … ogni volta che ti guardo non riesco a dimenticare il modo in cui ti ho trattato … e non riesco a cancellare quella notte, Jun … >> Sho si staccò, portandosi una mano al viso, tentando di nascondere le lacrime. Jun gli prese la mano e gli asciugò gli occhi con piccoli baci, posandogli poi l’altra mano sulla guancia
<< Io ti amo, Sho. Ti ho aspettato per anni, senza dirti niente, per paura che mi rifiutassi, per paura che una nostra eventuale relazione potesse compromettere il gruppo, ma … adesso stiamo insieme … se vuoi saperla tutta, quella notte … c’ero. Mi sono visto tutto il tempo, finchè non mi sono ripreso … e tu … cazzo, Sho, pensavo saresti morto li … il modo in cui urlavi chiamandomi … la tua espressione … >> un singhiozzo gli fermò la voce per un attimo
<< Io voglio dimenticare quella notte. Davvero. Non voglio più sentirti urlare in quel modo, amore …>> mormorò. Sho sospirò e lo baciò dolcemente. Poi sospirò ancora
<< Quindi … se ti sentirò rinfacciarmelo vorrà dire che ti serve qualcosa …>> disse dopo un po’
<< O che ti avrò appena distrutto l’auto …>> disse Jun, stringendosi nelle spalle con nonchalance. Sho rise e lo abbracciò stretto
<< Ti amo tanto, cucciolo.>> mormorò, nell’orecchio di Jun, provocandogli un brivido lungo la schiena. Un brivido di desiderio, d’affetto, di piacere. Jun sorrise e guardò Sho negli occhi
<< Ti amo anch’io …>> mormorò, felice.