Rieccoci qui, siamo al penultimo capitolo ormai, ora vediamo che era successo a Jun...
Titolo: Ragazzo in affitto
Fandom: Arashi
Capitoli: 8 di 9
Rating: Pg-13
Pair: Sakumoto
Desclaimer: se fossero miei sarei qui a fantasticare secondo voi?
Ringraziamenti: A harin e Jinny che se la son già sorbita tutta <3
Capitoli precedenti:
Parte I,
Parte II,
Parte III,
Parte IV,
Parte V,
Parte VI,
Parte VII PARTE VIII
Quando si fermarono non poco lontano da dove aveva lasciato Jun la sera prima Sho rimase un pò sorpreso, non pensava che Jun abitasse li intorno, entrarono in un palazzo dall'apprenza abbastanza anonima, una delle tante palazzine che erano sparse in tutta Tokyo, salirono le scale ed entrarono in un appartamento del secondo piano.
La casa non era molto grande, aveva un saloncino con angolo cottura e una stanza da letto con soppalco. Jun si lasciò cadere sul piccolo divano, sembrava che non si fosse ancora ripreso dalla corsa, aveva il respiro accellerato e sembrava sotto shock.
-Jun ti senti bene?- gli chiese avvicinandosi.
-Si, sto bene, se vuoi puoi andare, non c'è bisogno che rimani- disse, ma quella risposta convinse ancora di più Sho che qualcosa non andava, doveva essergli capitato qualcosa.
-Non ho nulla da fare e di certo non ti lascio solo nello stato in cui sei ora- disse toccandogli una spalla, ma Jun si tirò indietro di scatto.
-Scusa- disse subito Jun capendo che Sho era rimasto molto colpito da quella reazione, -Preferisco non essere toccato, scusa- ripetè di nuovo.
-Ok. Ma... mi dici che ti è successo?- chiese Sho ed era una domanda sincera perchè dopo quella reazione si stava cominciando a preoccupare seriamente.
-Nulla, solo un piccolo problema con un cliente- rispose subito Jun.
-Ti... ha fatto qualcosa che non volevi?- domandò Sho, era difficile parlare di certe cose, ma la reazione di Jun era abbastanza strana da fargli credere che aveva subito una qualche violenza o qualcosa di simile.
-Non è questo... mi sono solo spaventato, non ti devi preoccupare è tutto...-
-Non mi dire che è tutto apposto!- urlò Sho interrompendolo, -Non sono un idiota e lo vedo che c'è qualcosa che non va, stai ancora tremando, quindi non venirmi a raccontare stronzate!-
Jun rimase per un attimo a fissarlo quasi incredulo della reazione che aveva avuto Sho, poi improvvisamente crollò, si strinse le braccia al petto e cominciò a piangere; Sho rimase sorpreso, forse aveva esagerato, ma non pensava che Jun avrebbe reagito così, tentennò un attimo sul da farsi, ma alla fine ignorò la richiesta precedente di Jun e lo abbracciò, ma inaspettatamente Jun non si staccò, si lasciò abbracciare continuando a piangere mentre Sho gli passava leggera una mano sulla schiena tentando di farlo calmare.
-Se non vuoi parlarne non fa nulla- disse poi d'un tratto Sho, mentre Jun cominciava a calmarsi.
Jun tirò su col naso e Sho lo lasciò andare porgendogli la scatola di fazzoletti che era sul tavolo davanti al divano; Jun si asciugò gli occhi e si calmò poi del tutto.
-Io non faccio quel lavoro perchè mi piace, è che... la retta della scuola di recitazione è alta e i miei...-
-Si lo so, me lo hai raccontato- disse, Jun alzò un sopraciglio confuso e Sho si sbrigò ad aggiungere; -Quando eri ubriaco l'altra sera... beh hai raccontato un pò di cose-
-Capisco, non ricordo molto dell'altra sera- confessò Jun.
-Più che altro che è successo stasera? Perchè stavi correndo?- domandò cercando di far capire a Jun che era solo preoccupato e nient'altro.
-Nulla di grave in realtà, solo che mi sono spaventato- fece una pausa poi sembrò deciso a raccontare sul serio quello che era successo.
-Con i soldi che mi hai dato, starò a posto per un bel pò e quindi ho smesso di accettare incontri, ho anche temporaneamente bloccato l'accesso al sito che avevo creato; uso un sito per cercare clienti, la rete è il modo più sicuro ormai, posso avere un contatto con il cliente e avere delle informazioni prima di decidere se accettare o meno, non che non manchino gli imprevisti così, ma si riducono in genere a tentativi di sconti sul prezzo. Comunque era un pò che ignoravo le chiamate dei clienti che ormai hanno il mio numero, ma oggi per caso ne ho incontrato uno, non è una cattiva persona, o per lo meno non lo è mai stato, solo che era ubriaco, mi ha seguito per un pò e io ho fatto finta di nulla sperando che prima o poi si stancasse, finchè non è accaduto il contrario, mi sono fatto da parte entrando in una strada deserta e come previsto mi ha seguito, gli ho chiesto di smetterla di seguirmi e lui mi ha domandato perchè non rispondevo alle telefonate, gli ho spiegato che per un pò avrò altro da fare, ma mentre cercavo di convincerlo si faceva sempre più vicino, finchè non ha cominciato a toccarmi, mi ha chiesto di andare a letto con lui, voleva pagarmi ma mentre lo diceva cercava di mettermi spalle al muro, alla fine l'ho colpito per allontanarlo, era ubriaco ed è caduto, l'ho visto rialzarsi e mi sono messo a correre, mi ero spaventato e credo mi abbia seguito per un pò, poi si deve essere stufato o semplicemente mi ha perso di vista-
Jun aveva continuato a raccontare tenedo il viso basso fissando il pavimento, sembrava non volerlo guardare in volto mentre parlava.
-Jun perchè non smetti sul serio... mi sembra un lavoro piuttosto pericoloso, non puoi sapere chi incontrerai e se fosse una persona violenta, un pazzo...-
-Non posso e se è vero che ti ho raccontato la mia situazione qual'è credo che non serva che lo ripeta di nuovo- adesso aveva risposto in malo modo e sembrava quasi tornato ad essere il vecchio Jun che conosceva, quello acido e scontroso.
-E se ti dessi io i soldi che ti servono?- chiese spiazzando Jun.
-Neanche mi conosci perchè dovresti farlo?- domandò in risposta Jun.
-Perchè siamo amici, o almeno vorrei che lo fossimo- rispose, come se fosse il motivo più semplice del mondo.
-Amici- rise Jun; -Cosa ti fa credere che possiamo esserlo? Io non ti vedo come un amico- rispose sprezzante.
-Puoi per una volta non considerarmi un cliente!- urlò Sho, adesso si era arrabbiato sul serio, quel menefreghismo di Jun gli dava fastidio, sopratutto nei suoi riguardi.
-Il problema è proprio questo! Non sei più un cliente!- urlò di rimandò Jun e Sho rimase perplesso.
-Ti ho baciato!- aggiunse poi infine.
-Avevi detto di non ricordare- disse Sho guardandolo sorpreso.
-Non ricordo tutto, ma quello lo ricordo e tu mi hai mentito quando ti ho chiesto se avevo fatto qualcosa che non avrei dovuto quella notte- disse, ora teneva lo sguardo basso come se si vergognasse di se stesso.
-Non volevo metterti a disagio- sussurrò Sho.
-Credi che io ora non lo sia? Ti ho baciato e l'ho fatto perchè mi andava, perchè... mi piaci-
Sho fu investito da quella verità improvvisa e rimase scioccato, cosa doveva pensare ora? Lui non era gay, ne era sicuro, o almeno lo era stato fino a quando non aveva ricevuto quel bacio due sere prima, Jun era bello ed affascinante, ma da qui a piacergli... eppure non faceva che pensare a quel bacio e al fatto che non gli aveva dato fastidio, ma che anzi lo aveva trovato piacevole.
-Va via ora- disse d'un tratto Jun alzandosi dal divano e dandogli le spalle, in quel momento Sho tornò in se uscendo dai suoi pensieri.
-Io...-
-Va via!- ripetè Jun, poi entrò in quella che probabilmente era la camera da letto e si chiuse la porta alle spalle.
Sho rimase fermò lì per qualche altro istante, poi alla fine se ne andò.
E il prossimo è proprio l'ultimo.... ma è bello lunghetto pure *fufu*