Eccoci arrivati all'ultimo capitolo, forse nel finale ho corso un pò troppo però alla fine penso che non avrei potuto fare di meglio.
Insomma facciamola breve XD
Buona lettura
Titolo: Innocence
Genere: angst, au
Fandom: Arashi
Raiting: R (almeno per il momento)
Pairing: Sakumoto (perchè sono ossesionata XD)
Desclaimers: loro due non sono miei e se lo fossero forse Jun non sarebbe molto daccordo su quello che gli faccio sempre capitare quindi forse è meglio così, per la mia sopravivenza XD
Note: esigo che non vediate Jun nella vera versione 17enne, perchè il Jun di questa fict è come quello dell'avatar
Post precedenti:
Capitolo 1 ,
Capitolo 2 ,
Capitolo 3 ,
Capitolo 4 ,
Capitolo 5 ,
Capitolo 6 ,
Capitolo 7 ,
Capitolo 8 Capitolo 9 ,
Capitolo 10 ,
Capitolo 11
Capitolo 12
I giorni passarono e furono forse veramente i loro momenti più belli; non potevano farsi vedere insieme ma nonostante tutto rischiarono, una domenica presero il treno e andarono ad Hakone, passarono la giornata alle terme e tornarono solo la sera, per poi addormentarsi sfiniti davanti alla tv insieme.
A scuola pranzavano nell’angolo più remoto del giardino, purtroppo la terrazza che era il loro posto, non potevano rischiare di usarla e farsi vedere; Jun preparava il pranzo per entrambi la mattina e poi lo mangiavano insieme sotto un albero, quel luogo era un angolino sperduto e difficile da raggiungere quindi non ci andava mai nessuno e si sentivano al sicuro, potevano passare la pausa abbracciati e scambiarsi qualche fugace bacio.
Non si erano mai spinti oltre, a volte Jun aveva provato, ma Sho era contrario; pensava che fosse meglio aspettare, Jun non era maggiorenne e lui si sentiva già abbastanza colpevole di amarlo, però non ne poteva fare a meno, desiderava sempre guardarlo anche soltanto da lontano, tanto che a lezione faceva fatica a tenere lo sguardo lontano da lui, Jun recitava sempre la parte di quello un po’ asociale ma a volte quando lo guardava Sho si sentiva rapito da quegl’occhi tanto da rischiare di rimane imbambolato e farsi scoprire.
Infine arrivò il giorno in cui Jun si doveva ritirare da scuola per poi una volta in Hokkaido iscriversi alla nuova; ciò per Sho significava che non sarebbe più stato un suo alunno e che il giorno seguente sarebbe partito e non si sarebbero più visti.
Jun uscì dall’ufficio del preside e percorrendo il corridoio si incrociò con Sho.
-Hai già fatto?- gli chiese, nel corridoio deserto.
-Si- rispose.
Si guardarono per un po’ poi Jun disse:
-Ci vediamo a casa, vado a preparare le mie cose-
-A dopo- disse Sho triste, poi Jun se ne andò.
Per tutta la giornata non fece altro che guardare l’orologio per sapere quando poteva scappare via di lì e tornare a casa; quando finalmente la campana suonò si diresse a passo svelto verso la sala professori per posare i libri e prendere delle cose; quando arrivò sulla porta si incrociò con Umi che lo salutò con un segno del capo, era stata sempre fredda e distaccata da quella volta, a Sho dispiaceva di aver perso un amica, ma Jun era importante per lui e lo amava troppo.
Tornò a casa quasi correndo e quando fu davanti alla porta aveva il fiatone, si stava riprendendo quando Jun aprì la porta e lo abbracciò; Sho rimase un po’ shoccato.
-Ti ho visto arrivare dalla finestra, sono ore che sono lì ad aspettare di vederti tornare- disse Jun contro il suo petto.
-E la valigia?- chiese Sho.
-Non avevo molta roba è pronta da ore, ho anche preparato la cena e risistemato in girò ed ho anche… steso il bucato-
-Jun ti avevo detto di non farlo!- disse Sho staccandosi poi da lui ed entrando in casa a controllare le fila di bucato appense.
-Che c’è ti vergogni?- lo cansonò Jun.
In realtà non aveva fatto il bucato, lo aveva detto solo per prenderlo in giro.
Sho lo guardò severo, ma poi non ce la fece e cedette a quegl’occhi dolci.
Cenarono e videro insieme un film stando abbracciati, poi quando finì e spensero la tv rimasero per un po’ in silenzio, Jun con la testa poggiata sul petto di Sho e lui che gli baciava delicatamente i capelli.
-Sho… non sono più un tuo studente ora- disse.
Quelle parole Sho non sapeva se dovevano procurargli gioia o tristezza, il fatto che non fosse più un suo studente gli dava la possibilità di stare insieme; ma rimaneva sempre il fatto che Jun aveva solo 17 anni e lui 22.
-Ora sei solo il mio piccolo Jun- disse baciandolo di nuovo sui capelli.
-Sho ti amo- disse Jun girandosi a guardarlo.
-Ti amo anch’io- rispose; poi si baciarono con passione.
-Mi aspetterai?- chiese Jun.
-Ti aspetterò!- rispose.
Poi Sho si alzò e preparò il futon per entrambi, si misero a letto e abbracciati continuarono a baciarsi cercando il contatto l’uno dell’altro.
-Domani ti accompagno alla stazione- disse Sho.
-No, vado da solo- rispose subito Jun.
-Perché? Hai paura che tua madre…-
-No, nulla del genere, solo che voglio rimanere con questi ricordi, voglio pensare che è un giorno come un altro e che tornando a casa da scuola ti rivedrò, non voglio che tu mi dica addio- disse; -però promettimi una cosa, quando sarò abbastanza grande tornerò e ci rivedremo dove è iniziato tutto-
-Te lo prometto!- disse Sho, poi lo abbracciò ancora più stretto a se e si addormentarono.
La mattina dopo al suo risveglio Jun non c’era più aveva lasciato solo un biglietto con su scritto che lo avrebbe chiamato e gli avrebbe scritto e in fondo alla pagina una data.
Finita^__^
Ok penso che se la finissi così mi lincereste quindi state tranquille c'è un epilogo^^ xkè non voglio rischiare la morte XD