Stasera non spammo troppo (grazie Yuya ^^)

May 16, 2009 23:18


TITOLO: Academy
AUTORE: Jinny
GENERE: AU, angst
FANDOM Obviously Arashi! Nessuno aveva dubbi (che gli altri johnnini non me ne vogliano, ma gli arabimbi mi vegono meglio... l'ossessione aiuta molto in questo...), ma qui dentro in effetti c'è un po' di tutto (evviva le AU!)
PAIRINGS:  Principalmente Sakuraiba, Ohmiya, e poi... di tutto un po' ^^'
RATING: R, con parti nc-17 (si, parti, plurale... *si vergognissimerrima*)
NOTE E COMMENTI SPARSI: I 23 numeri d Hanakimi qui in italia hanno impiegato davero troppissimo tempo ad uscire e questo ha provocato nella mia mente tuttta una serie di bacazioni mentali allucinanti (che già non ne avevo eh?).
RINGRAZIAMENTI:ad Harin e Vampiretta, che si sono sorbite tuuuuuuutto il malloppo XD A Vampiretta che mi ha aiutata con il titolo (veramente è venuto a lei...) e con i rating (che mi mandano sempre nel panico)... basta, mi spengo e posto
GIA' POSTATE: 1  2  3  4  5  6  7  8  9  10  11  12  13  14  15  16  17


Tre giorni prima di capodanno, le loro vacanze arrivarono ad una fine anticipata. Arrivò una chiamata da Kazunari. Fu Sho a rispondere

<< Hey, Nino, buon Natale in ritardo!>> disse Sho, tutto tranquillo, mentre Masaki si girava per seguire la conversazione, seppure dall’esterno. Vide Sho rabbuiarsi

<< Nino, mi spiace tanto… certo, ci saremo… senti… Masa è qui, te lo passo? No?… ok… resisti, arriviamo…>> detto questo riattaccò

<< Ma-chan… il padre di Nino è morto stanotte…>> disse con un filo di voce. Masaki impallidì, poi abbassò il volto.

<< Dobbiamo andare da lui!>> disse, risoluto.

<< Lo so… gli ho anche detto di resistere, che arrivavamo… l’ho sentito proprio tanto giù…>>

Masaki annuì

<< Avverto i miei, partiamo appena possibile… da qui è vicino, in treno non ci mettiamo più di un’ora… ed è anche economico…>>

<< Lascia perdere la parte economica, al momento posso pensarci io.>> disse Masaki. Era pallido. Sho gli si avvicinò

<< Hey…>>

<< Nino è mio amico da sempre, non so se sono pronto a vederlo giù… non così giù, almeno… adesso, tutto quello di cui aveva paura diventerà vero… e non so bene che fare…>>

<< Intanto andiamo da lui.>> disse Sho.

Mezz’ora dopo, erano sul treno. La signora Sakurai li aveva accompagnati in stazione, li aveva abbracciati stretti, poi li aveva salutati con la mano finchè il treno non aveva curvato. Masaki aveva l’espressione pensierosa

<< Dai, piccolo, vedrai che Nino se la cava. E’ forte, sai?>>

Masaki sorrise

<< Su Nino non ho dubbi. E’ che mi mancano già i tuoi… sono scemo, lo sai.>> disse. Sho non poté fare altro che abbracciarlo stretto, ignorando le occhiate sconvolte dei vecchietti seduti accanto a loro.

Quando arrivarono all’enorme villa dei Ninomiya, vennero subito investiti dall’atmosfera cupa. Una cameriera li condusse fino alle stanze di Kazunari

<< Il signorino si è alzato solo per telefonarvi…>> disse, con aria preoccupata. I due annuirono. La ragazza uscì dalla stanza ed i due si guardarono. Si avvicinarono al letto di Kazunari, che stava rannicchiato su un fianco, e dormiva.

<< Forse è stanco… è rimasto con suo padre fino all’ultimo…>> disse Sho. Masaki annuì, e si sedette sul letto. Kazunari si mosse leggermente ed aprì gli occhi. Li guardò, poi li riconobbe e sorrise. Aveva gli occhi gonfi, e un po’ rossi, si vedeva che aveva pianto, probabilmente da solo, di nascosto, come cercava di fare sempre.

<< Siamo qui, Nino…>> disse Masaki. Kazunari gli prese una mano ed annuì. Sho iniziò ad accarezzargli i capelli, vedendo le lacrime

<< Scusate…>> disse Kazunari

<< E di che?>> chiese Masaki, sorridendo dolcemente.

<< Vi ho chiamati così, all’improvviso, nel bel mezzo delle vacanze.. soprattutto tu, Sakurai, perdonami… era così tanto che non vedevi la tua famiglia…>>

<< Hey, tranquillo. Tu avevi bisogno di noi, e noi eravamo abbastanza vicini da poter arrivare in fretta.>> disse Sho. Kazunari annuì

<< Grazie…>> disse. Si asciugò gli occhi e si mise seduto. Sho pensò che gli sembrava proprio piccolo ed indifeso, in quel momento, e non poté resistere all’istinto di abbracciarlo

<< Ora sembri tua madre!>> rise Masaki

<< Hey!>> protestò Sho, continuando a tenere Kazunari stretto a sé.

<< Sai, Sakurai, se tua madre abbraccia così, cerca di sembrarla sempre… o almeno finchè sei qui…>> mormorò Kazunari.. Sho gli sorrise e lo strinse un po’ di più. Alzò lo sguardo su Masaki, vedendolo preoccupato

<< Nino…>> chiamò Masaki. Kazunari si girò a guardarlo, poi sorrise

<< Dai, non essere geloso, Masa!>> gli disse. Masaki fece una smorfia

<< Sei geloso?>> chiese Sho, incredulo

<< Un po’…>> disse Masaki, abbassando il viso, in imbarazzo. Sho ebbe un dejà vu, poi rise ed abbracciò stretto Masaki

<< Scemo!!>> disse, ridendo. Masaki si staccò e gli fece una linguaccia

<< Tutto questo raburabu mi sta ammazzando… O-chan non può venire…>>

Calò il silenzio. Poi Masaki prese il cellulare

<< Masa…>> tentò di fermarlo Kazunari, ma Masaki aveva già fatto il numero

<< Che è questa storia che non puoi venire? Chi se ne frega dei tuoi?! Nino ha bisogno di te, quindi alza il culo, sali sul tuo cazzo di jet privato e vieni qui! Si, io e Sho siamo già qui. Abbiamo preso un treno… quella cosa lunga, con tante ruote, che va sulle rotaie, O-chan… Parti! Adesso! Bravo. A dopo.>> Masaki riattaccò. Poi si girò e sorrise dolcemente

<< Sta partendo.>> disse. Kazunari non poté fare a meno di ridere. In quel momento, una figura schizzò all’interno della stanza e lanciò le braccia al collo di Kazunari

<< Ce l’ho fatta, sono arrivato… i miei sono di la con tua madre ed i genitori di Masa… ma Masa c’è? Non era da Sakurai? Come stai?… Mi spiace così tanto, proprio adesso che vi eravate riavvicinati…>> disse Jun. Kazunari lo staccò da sé

<< Scemo, perché piangi? L’imperscrutabile Matsumoto che piange… kawaii!! Ti prenderò in giro a vita…>>

<< Cattivo! Però allora vuol dire che stai meglio… ma… ah, siete qui, ragazzi… e Ohno? Non c’è?! Devo andare a prenderlo?!>>

<< Calmati, Jun-Jun!!>> disse Masaki, scompigliandogli i capelli

<< Argh! I capelli no, senpai!>>

<< Comunque Masa, re delle telefonate minatorie, ha chiamato O-chan, che sta arrivando… >>

Jun annuì e finalmente si calmò. Poi si girò verso Masaki

<< Non vai a salutare i tuoi?>> gli chiese. Masaki si strinse nelle spalle

<< Dubito vogliano vedermi.>> disse.

<< Masa, non fare quella faccia, sennò mi viene da abbracciarti, e Sho mi ammazza…>> disse Kazunari

<< Che faccia?>> chiese Masaki

<< Come se stessi per metterti a piangere, amore…>> disse Sho. Masaki si passò un attimo le mani sul viso, poi sorrise

<< Scusate. Tutto sotto controllo…>>

<< Scusate, si può?>> chiese una voce, dalla porta. Masaki impallidì, riconoscendo la voce

<< Entra pure…>> disse Kazunari, ed aveva il suo sorriso da “sono riuscito a farvela!!”.

Un ragazzino, sui tredici, entrò nella stanza. Masaki rimase impietrito

<< Onii-san… sei qui?>> chiese il ragazzino.

<< Così pare…>> disse Masaki, con la voce che gli tremava. Il ragazzino si avvicinò. Si stava mordendo forte le labbra. Poi scoppiò in singhiozzi e si rifugiò tra le braccia del fratello

<< Yusuke, se fai così, fai piangere anche me, accidenti!>> si lamentò Masaki

<< Bella fatica…>> lo canzonò il più giovane

<< Oh, quanto amo le riunioni famigliari…>> disse Kazunari, con aria sognante.

<< Questa me la paghi, Nino! Sapevi che era qui e non me l’hai detto, cattivo!>> singhiozzò Masaki

<< Mamma e papà hanno detto che non vogliono più vederti, ma perché?>> chiese Yusuke, staccandosi dal fratello ed asciugandosi gli occhi. Masaki fece una smorfia

<< Temo sia colpa mia.>> disse Sho. Yusuke lo scrutò

<< Beh, almeno sembri un bravo ragazzo, Sakurai san… allora è davvero perché stai con un ragazzo… ho un cognato, incredibile… Sakurai san, prenditi cura di quello stordito di mio fratello!>>

<< Non sono uno stordito!>> disse Masaki, dando una cuscinata al fratello.

<< Beh, un po’ si…>> disse Yusuke, stringendosi nelle spalle

<< Dai, Masa, ammettilo…>> disse Kazunari

<< Senpai, fino a prova contraria, sei tu quello che inciampa ovunque…>> fece notare Jun

<< Sho, difendimi!>> piagnucolò Masaki. Sho rise e lo abbracciò

<< Ok, non sei uno stordito… non sempre, almeno…>>

gnr: angst, g: arashi, gnr: au

Previous post Next post
Up