La biblioteca *_*
*fugge*
TITOLO: Academy
AUTORE: Jinny
GENERE: AU, angst
FANDOM Obviously Arashi! Nessuno aveva dubbi (che gli altri johnnini non me ne vogliano, ma gli arabimbi mi vegono meglio... l'ossessione aiuta molto in questo...), ma qui dentro in effetti c'è un po' di tutto (evviva le AU!)
PAIRINGS: Principalmente Sakuraiba, Ohmiya, e poi... di tutto un po' ^^'
RATING: R, con parti nc-17 (si, parti, plurale... *si vergognissimerrima*)
NOTE E COMMENTI SPARSI: I 23 numeri d Hanakimi qui in italia hanno impiegato davero troppissimo tempo ad uscire e questo ha provocato nella mia mente tuttta una serie di bacazioni mentali allucinanti (che già non ne avevo eh?).
RINGRAZIAMENTI:ad Harin e Vampiretta, che si sono sorbite tuuuuuuutto il malloppo XD A Vampiretta che mi ha aiutata con il titolo (veramente è venuto a lei...) e con i rating (che mi mandano sempre nel panico)... basta, mi spengo e posto
GIA' POSTATE:
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 Il preside guardò allibito il signor Aiba che, sistematicamente strappava tutti i tabelloni dei risultati.
<< Aiba-san, cosa sta facendo?>>
<< Ho visto i test di mio figlio, e, come avete sbagliato a conteggiare i suoi risultati, potrebbe essere successo a tutti gli altri, no?>>
Il preside lo guardò sconcertato, poi gli fece cenno di seguirlo nel suo ufficio
<< No, è giusto che gli allievi sappiano come correggete i test… ah, ma lo sanno già… qui, nessun errore, eppure leggo “abbassa la cresta, i voti li decidiamo noi”…>>
<< Aiba-san, per favore…>>
Ormai, un gruppetto di ragazzi si era raccolto a guardare la scena.
<< Che c’è, signor preside? Pensa davvero che siccome sono ragazzi siano così stupidi? Lo pensate tutti? Io penso di non dover finanziare questo posto… in quanto ex allievo, mi sento molto offeso da un comportamento del genere… Forse tutta la mia preparazione era una menzogna… sa, io ho litigato con mio figlio, ma la cosa si ferma li. Tra me e lui. E che abbiamo litigato, non vuol dire che lui abbia smesso di studiare. Ricorreggete le prove. Sennò, mi offenderò molto.>>
Detto questo, il signor Aiba se ne andò. Masaki, che si era fermato nel corridoio per spostarsi verso la palestra, lo guardò andar via. Sospirò e fece per allontanarsi, ma qualcuno lo prese forte per un braccio, facendogli cadere la borsa dei libri
<< Itai!>> esclamò Masaki
<< Hai chiamato papino, Aiba?!>> chiese il preside, furioso, scuotendolo forte. Masaki urlò, e l’uomo lo allontanò, facendolo cadere e sbattere contro il muro. Tutti gli allievi, ora, erano nel corridoio, e guardavano il preside con visi sbalorditi. Sho, accorso in quel momento, aiutò Masaki ad alzarsi. Fece per tenerlo, ma quello si avvicinò deciso al preside
<< Con mio padre nemmeno ci parlo più. Si informi, prima di alzare le mani.>> detto questo, si allontanò, furioso. Sho lo seguì, e lo fermò subito prima della biblioteca
<< Scusami, ho fatto un casino…>> gli disse. Masaki si girò
<< Non tu, sono loro che sono stronzi… mi ha fatto male…>> disse, e mise il broncio, come un bambino piccolo
<< Ma se fai il cucchiaino, come faccio a resisterti?>> chiese Sho, baciandolo.
<< Non resistermi. Fai passare la bua…>> disse Masaki, facendo gli occhi da cucciolo. Sho rise e lo prese per mano, trascinandolo verso la camera.
Jun sbuffò ed allontanò di nuovo Tomohisa
<< Si suppone che siamo qui per studiare, Pi!>> disse, in tono infastidito
<< Ma abbiamo appena fatto gli esami…>> protestò Tomohisa, quasi sdraiandosi sul tavolo. E poi Jun, così concentrato, faceva venire proprio voglia di assaggiarlo… appoggiò la testa sulle braccia, allungate sul tavolo della biblioteca, e girò il viso in maniera da poter osservare Jun che, con gli occhiali e l’aria seria, stava tutto concentrato sul libro di chimica. Avrebbe voluto catturare quello sguardo serio, e perdercisi, ma…
<< Se non inizi a studiare anche tu adesso, i tuoi voti agli esami finali saranno come gli ultimi, se non peggiori… sei tra gli ultimi in graduatoria…>> disse Jun, guardandolo con la coda dell’occhio, e cercando di evitare il raggio ipnotico che, ne era sicuro, Tomohisa era in grado di lanciare dagli occhi.
<< Stai diventando noioso, Junji…>> protestò Tomohisa, allungandosi di più sul tavolo e stiracchiandosi nel modo più provocante possibile. Jun scosse la testa, con aria severa, sbuffò e si alzò.
<< Mi serve un altro libro.>> disse, allontanandosi tra gli scaffali. Tomohisa lo seguì dopo un attimo. Lo trovò intento a guardare un libro molto in alto, e si appoggiò allo scaffale, le mani ai lati del viso di Jun. Quello si girò, in maniera da poterlo guardare negli occhi. Si era tolto gli occhiali, lasciandoli sul tavolo, vicino alle borse dei libri, e Tomohisa lo trovò più bello che mai. Lo baciò, e sentì Jun sospirare
<< Pi… dobbiamo…>>
<< E’ da prima degli esami che non ti sfioro nemmeno. Mi avevi promesso che finiti quelli…>> disse Tomohisa, lasciando la frase in sospeso
<< Ma…>>
<< Sono davvero così schiappa?>> chiese Tomohisa, in un soffio, abbassandosi per baciare e mordicchiare il collo di Jun, al quale sfuggì un gemito
<< Se ti fai problemi perché siamo in biblioteca e potrebbero sentirci, dovrai essere silenzioso.>> disse, staccando una mano dallo scaffale e sfilandogli la camicia dai pantaloni della divisa. Jun sospirò e lo baciò
<< Sei uno stronzo, Pi…>> mormorò, mentre Tomohisa infilava una mano sotto la camicia, accarezzandogli il petto ed il ventre. Jun fremeva ad ogni tocco. Infilò a sua volta le mani sotto la camicia di Tomohisa, iniziando ad accarezzargli la schiena. Fu Tomohisa, questa volta, a gemere, quando Jun, per un attimo, si infilò sotto la cintura dei pantaloni
<< Chi è che deve stare in silenzio?>> bisbigliò Jun, per poi mordicchiargli l’orecchio. Tomohisa trattenne il fiato. Si avvicinò di più a Jun, iniziando a giocare con i suoi capezzoli, sotto la camicia
<< Ah… che bastardo…>> protestò debolmente Jun. Tomohisa catturò le sue labbra in un bacio, mordendolo. Jun gemette di nuovo, mentre Tomohisa insinuava la mano sotto la cintura dei suoi pantaloni e spostava leggermente i boxer, sempre continuando a baciarlo. Jun gli passò le braccia attorno al collo, per sostenersi, tenendo gli occhi chiusi mentre lo baciava. Tomohisa tirò fuori la mano dai boxer di Jun, ed iniziò a slacciare la cintura dei suoi pantaloni
<< Siamo… in.. biblioteca…>> protestò debolmente Jun.
Tomohisa slacciò il bottone, poi si fermò, scendendo leggermente con la mano e toccando Jun attraverso la stoffa. Jun sospirò e strinse l’abbraccio.
<< Si suppone che faccia qualcosa anche tu, Matsumoto…>> mormorò Tomohisa, continuando a toccarlo
<< E chi ci riesce a muoversi?>> chiese Jun, in un soffio. Tomohisa ridacchiò, poi abbassò la zip dei pantaloni di Jun.
<< Vorrà dire che farò io…>> disse piano. Jun si eccitò di più. Tomohisa lo fece girare, abbassandogli pantaloni e boxer. Jun si appoggiò allo scaffale, e posò la bocca sulla mano, mentre Tomohisa lo accarezzava. Jun abbassò la mano, avvolgendo quella di Tomohisa che si muoveva sul suo membro, cercando di muoverla con più decisione. Tomohisa, però, lo fermò, gli prese i polsi e lo immobilizzò. Jun gemette, con la bocca chiusa, per non fare troppo rumore, mentre Tomohisa lo penetrava piano.
<< Merda, Pi!>> si lamentò Jun, ancora troppo stretto. Ma Tomohisa ignorò la sua protesta ed iniziò a muoversi piano. Jun si morse forte le labbra, poi si rilassò, mentre la mano di Tomohisa tornava a dargli piacere. Jun iniziò a spingere con insistenza il bacino verso la mano dell’altro ragazzo, ma chiaramente non spettava a lui condurre il gioco, perché Tomohisa allontanò la mano. Jun serrò gli occhi e si morse di nuovo le labbra. Tomohisa iniziò a muoversi un po’ più velocemente, andando più a fondo, ed iniziò a muovere la mano con decisione attorno al membro di Jun.
<< Pi…> > ansimò Jun, girando la testa. Tomohisa lo baciò con foga, mordendogli le labbra. Le loro lingue si toccavano, veloci, avide di sentire il sapore dell’altro, mentre si avvicinavano al momento. Tomohisa fermò un attimo la mano, e smise di baciare Jun, poi aumentò ancora il ritmo, avvolgendo un'altra volta Jun con la mano. Jun liberò la propria mano dalla stretta di Tomohisa, che lo teneva ancora per i polsi, e si tappò la bocca, mentre raggiungeva l’orgasmo assieme al suo ragazzo. Inspirò profondamente un paio di volte, mentre Tomohisa usciva da lui velocemente, ma attento a non fargli male. Si sistemarono i vestiti in silenzio, poi Jun si appoggiò allo scaffale
<< Vai a prendermi gli occhiali, per favore?>> chiese. Tomohisa annuì, lo baciò e si allontanò. Jun si accucciò a terra, sapendo di avere le guance arrossate, sentendo il cuore battere a mille e nella consapevolezza di non riuscire a reggersi in piedi, ancora…
<< Hey, tutto bene?>> chiese Tomohisa, porgendogli gli occhiali. Jun alzò appena il viso e sorrise
<< Tutto bene.>> disse, alzandosi ed infilandosi gli occhiali
<< Adesso, però, mettiamoci a studiare.>>
Tomohisa lo guardò
<< Stai scherzando, vero?>> chiese, in tono lamentoso, mentre Jun prendeva un libro e si avviava verso il loro tavolo.