Eccomi come promesso ^O^
Questo è davvero l'ultimo capitolo, ed avremo tanti colpi di scena (mica è vero XD) ed è bello lunghetto (questo è vero U____U) e sul finale il ritorno della più amata ed acclamata! La signora Sakurai!!!!!!!
Titolo: Ragazzo in affitto
Fandom: Arashi
Capitoli: 9 di 9
Rating: Pg-13
Pair: Sakumoto
Desclaimer: se fossero miei sarei qui a fantasticare secondo voi?
Ringraziamenti: A harin e Jinny che se la son già sorbita tutta <3
Capitoli precedenti:
Parte I,
Parte II,
Parte III,
Parte IV,
Parte V,
Parte VI,
Parte VII,
Parte VIII PARTE IX
Era passata una settimana da quella sera e Jun non si era più fatto sentire, non che fosse mai stato il primo a chiamare, ma... ecco in qualche modo Sho lo aveva sperato, infatti dopo quella sera lui non aveva più avuto il coraggio di farlo; però non aveva smesso di pensarci, che magari avrebbe dovuto dire qualcosa, che avrebbe dovuto tentare di spiegarsi, anche se spiegare cosa? Questo non lo sapeva e non lo riusciva a comprendere, eppure continuava a pensarci e più ci pensava più credeva che quel bacio aveva acquisito qualche significato, perchè gli era piaciuto e ormai non poteva più negarlo a se stesso.
Ed era da quando era arrivato a questa verità che non faceva che passare le sere in qualche locale, per poi tornare a casa ubriaco o semi-ubriaco. Sua madre gli aveva chiesto se c'era qualche problema con Jun più di una volta, e sembrava preoccupata, ma cosa poteva rispondere? Delle volte gli veniva anche da ridere quando tornava ubriaco e lei glielo chiedeva, ma era sicuro di non aver mai detto nulla però.
Quella sera come una delle tante era in un bar a bere quando riconobbe Jun fuori che camminava dalla parte opposta del marciapiede, lasciò delle banconote sul tavolo senza neanche curarsi del enorme somma che aveva lasciato e uscì cercando di seguirlo, ma l'alcool lo rendeva instabile, così urlò con tutto il fiato che aveva facendo girare la metà della gente, ma ottenne quello che voleva perchè si girò anche Jun con tutti gli altri, poi però quando lo vide che stava per tornare sui suoi passi urlò di nuovo.
-Jun ti devo parlare!- riuscì a fermarlo, Jun rimase fermo a guardarlo ma sembrava scocciato mentre Sho lo raggiungeva attraversando la strada barcollando.
Jun aveva un semplice jeans e sembrava che sotto il cappotto non portasse altro che un maglione, in genere non era vestito così, era sempre molto curato, invece in quel momento portava anche un paio di occhiali.
-Jun!- lo chiamò di nuovo Sho, una volta che gli fu di fronte, ma Jun rimase impassibile.
-Come mai non hai chiamato?- biascicò Sho con tono di rimprovero però.
-Il contratto è chiuso no? E poi io non ti ho mai chiamato- rispose Jun nel suo solito modo freddo.
-Sempre quel tono gelido- rimbeccò Sho, l'essere ubriaco gli faceva dire qualsiasi cosa gli venisse in mente; -E comunque il contratto non è finito mi devi ancora 2 giorni- aggiunse poi.
-Hai ragione, ti ridarò i soldi allora, perchè non ho intenzione di continuare a vederti. Ti manderò un assegno- disse, poi fece per girare ed andarsene quando Sho lo afferrò per un braccio.
-Lasciami- disse subito Jun, e sta volta era arrabbiato sul serio, ma forse per via dell'alcool Sho neanche se ne accorse e anzi strinse di più la presa facendogli quasi male.
-Non rivoglio i soldi! Tu hai fatto un contratto ora lo devi mantenere!- quasi urlò facendo girare alcune persone che passavano lì vicino.
-Cosa pensi di ottenere così?- chiese Jun liberandosi con uno strattone dalla presa di Sho.
-Solo quello che mi devi!- rispose secco Sho, Jun sembrò non aspettarsi quella risposta, dopotutto Sho era sempre stato gentile con lui nonostante tutto.
-Ok... andiamo via di qui però- disse poi Jun, sembrava rassegnato al dover fare una cosa che non voleva ma Sho aveva ottenuto la sua attenzione e quello era il suo obbiettivo, dopotutto in quel momento non sarebbe riuscito a capire che lo stava ferendo così facendo, ma era troppo ubriaco per raggionare in maniera razionale.
Lo seguì fino dentro casa senza dire una parola, Sho in quei giorni inconsciamente era andato sempre in locali non molto lontani da dove abitava Jun , quindi ci misero poco ad arrivare al suo appartamento, e per fortuna visto che Sho barcollava in continuazione e Jun giustamente se ne era infischiato delle sue difficoltà a camminare in quello stato.
-Mi sento male- disse Sho entrando in casa e sedendosi senza neanche aspettare il permesso di Jun.
-Il bagno è lì- disse freddamente Jun indicando la porta; ma dopo un pò Sho sembrò riprendersi un pò.
-Ti preparo un caffè- disse poi Jun alzandosi e avvicinandosi alla cucina.
-Porti gli occhiali?- chiese Sho all'improvviso.
-No hai le allucinazioni, ma che dici- lo prese in giro Jun in tono piuttosto acido.
-Non te li ho mai visti portare, per questo chiedevo- rispose Sho.
-Porto le lenti in genere-
-Ti stanno bene- disse Sho e Jun rimase un pò sorpreso, non si aspettava un complimento da Sho.
Posò la tazza di caffè sul tavolo e si sedette di fronte a Sho.
-Mi dici che vuoi ora?- chiese poi Jun, mentre Sho beveva il primo sorso di caffè e si lamentava perchè era troppo amaro.
-Te l'ho detto, i due giorni che mi restano- rispose Sho.
-Proprio non riesci a capire che sono io che non voglio continuare? Ti ridarò i soldi ma lasciami in pace ora- disse facendo per alzarsi a prendere il libretto degli assegni.
-Io non rivoglio i soldi, voglio te!- rispose Sho fermandolo.
-Cosa stai cercando di dirmi scusa? Mi stai prendendo in giro forse? Ti ho detto che mi piaci e come minimo visto che non sei dello stesso avviso dovresti capire che non è divertente essere preso in giro! Forse per te è divertente ma io sono stufo! Non ti credevo così meschino, mi sembravi un brava persona...-
-Sta zitto un attimo!- urlò Sho alzandosi in piedi, Jun si ammutolì sbalordito, davvero non credava a quel comportamento, era ubriaco ma non aveva mai visto Sho comportarsi in quel modo e adesso era lui quello che si sentiva male, Sho lo stava ferendo e non sembrava rendersene conto.
-Odio non sapermi spiegare!- urlò Sho mettendosi le mani tra i capelli; -Mi sento un idiota, sono giorni che vado avanti ad alcool, facendo preoccupare i miei, tutto per colpa dello stesso chiodo fisso, e se è così è solo colpa tua!-
-Scusa?- chiese Jun alzando un sopraciglio.
Sho si spostò facendo il giro del tavolo e portandosi così davanti a Jun.
-Da quella sera che mi hai dato quel bacio non ho fatto che pensarci, inizialmente pensavo fosse solo perchè avevo baciato un uomo, poi però ho cominciato a pensare che non era molto differente dai baci che ho dato a qualsiasi ragazza... oh insomma mi è piaciuto!- disse infine Sho come fosse quasi infastidito di dover fare quell'affermazione ad alta voce.
Jun rimase fermò e immobile, come cercasse di recepire quello che Sho gli aveva detto, finchè non cambiò espressione e sembrò accigliarsi.
-Smettila di prendermi in giro, ogni volta che si accennava soltanto alla mia sessualità non facevi altro che essere disgustato, ti si leggeva in faccia e ora che cerchi di venirmi a dire? Che improvvisamente non ti fa più schifo?-
-Oh che diamine ma tu la puoi smettere di essere sempre così eh?- urlò Sho, ormai stavano strillando entrambi.
-Così come?- ribbattè Jun alzando di nuovo la voce.
-Freddo, distaccato, diffidente, pieno di te! Diffidi di tutti e posso capirlo, ma ho cercato di trattarti da amico e mi hai sempre allontanato, ed ora sto cercando di farti capire qualcosa e tu credi che ti sto prendendo in giro, puoi per una volta togliere quella maschera che porti e starmi ad ascoltare, ti chiedo di cercare di capire come mi sento ora!-
-Io non voglio capire, io voglio che te ne vai!- urlò Jun, ma nello stesso istante che quelle parole gli uscirono di bocca, Sho lo afferrò per lo spalle e lo baciò, Jun si immobilizzò non capendo quasi che stava succedendo, finchè Sho non si staccò allontanadosi di poco da lui.
-Hai capito ora? Hai capito che sei diventato un ossessione? Non faccio che pensare al perchè non chiamavi, a cosa stavi facendo, a se eri con qualcuno. E non faccio che risognare quel bacio, quella sera e ogni volta capivo sempre di più che mi era piaciuto e che ne desideravo un altro, che ti desideravo ma che non avevo il coraggio di chiamare. Per me è una cosa nuova, strana, mi sono innamorato di un ragazzo, non mi era mai successo, non avevo mai guardato nessuno uomo come guardo te. Insomma... Jun... MI PIACI!!!!!!-
Calò il silenzio, Jun lo guardava senza espressione quasi e Sho oltre all'imbarazzo per quello che aveva detto, che sicuramente se fosse stato sobrio non avrebbe mai detto, cominciava anche ad essere confuso.
-Stai dicendo sul serio?- sussurrò Jun.
Sho in risposta lo baciò di nuovo approfondendo di più il bacio questa volta, compiacendosi del fatto che Jun lo lasciò fare.
-Ora ne sei più convinto?- gli chiese a fior di labbra.
Jun sorrise per la prima volta di un sorriso talmente dolce che Sho ne rimase colpito, poi Jun lo baciò di nuovo portandogli le braccia intorno al collo e spingendolo poi pian piano verso la camera da letto, fu una notte lunga ma meravigliosa all'inizio un pò impacciata ma poi la passione prese il sopravvento. Dormirono fino a tardi, finchè il cellulare di Jun non si mise a squillare incessantemente svegliando entrambi.
-Scusami, lo dovevo spengere- disse Jun recuperando subito il cellulare dalla tasca dei suoi jeans abbandonati a terra vicino al letto.
-Moshi moshi?- rispose.
-Sakurai-san!- disse subito sedendosi sul letto sorpreso.
"Scusami Jun, ma Sho non è tornato stanotte e non è venuto al lavoro, siamo un pò preoccupati era qualche giorno che era sempre giù, lo hai per caso visto? Ha lasciato anche il cellulare a casa e ho preso il tuo numero da lì" spiegò la donna pacatamente, ma sembrava parecchio preoccupata.
-Si è qui, sta bene non si preoccupi, glielo passo- rispose subito Jun avvertendo la sua preoccupazione.
Jun porse il cellulare a Sho che con un pò di timore si avvicinò all'orecchio.
-Moshi moshi-
"Disgrazziato!!!!!!!!!!!!!!!!! Mi hai fatto stare in pensiero tutta la notte!!! Che ho fatto per avere un figlio del genere?!!!!!!!!!!! Qualsiasi cosa avevi fatto a Jun, sono sicura che aveva ragione!!!!!!!! Ti pare il modo di fare..."
Sho si allontanò il telefono dall'orecchio coprendo la cornetta, la madre urlava tanto che si sentiva benissimo ogni singola parola; Jun ridacchiò poi si accoccolò addosso a Sho posando la testa sul suo petto, Sho gli mise subito un braccio intorno alle spalle, poi riportò il telefono più vicino.
-Mamma perfavore non urlare ho malditesta- la pregò, alla fine la donna sembrò abbassare il tono, ma continuò a parlare.
-Si mamma mi sono svegliato solo ora per questo non sono andato a lavoro- spiegò.
...
-Ma mamma che razza di domande fai!- esclamò sconvolto, Jun ridacchiò di nuovo immaginando la domanda che aveva messo in imbarazzo Sho.
...
-No che non te lo dico!- ribattè Sho, -No non puoi chiedere neanche a Jun! Mamma... mamma smettila!!!!!!!!!!!!!!- era rosso come un peperone e Jun si alzò un pochino su un gomito per poterlo guardare meglio, lo trovava adorabile quando era così in imbarazzo e quella notte era capitato spesso, gli depositò un leggero bacio sulle labbra mentre Sho era ancora al telefono.
-Mamma saranno affari nostri che è successo! Ora smettila! E no non puoi diventare amica di Jun te lo vieto categoricamente!!!!!!!- Jun rise e lo baciò di nuovo.
"Vi state baciando?!!!!!!!!!!" chiese la donna a voce più alta e potè sentire anche Jun, se fosse stato possibile, erano sicuri che dal cellulare sarebbero usciti dei cuoricini.
-Mamma ora dobbiamo andare- cercò di concludere Sho, -No smettila, non facciamo nessune porcherie! Mamma... ora attacco eh? Ciao... mamma! Ciao!- ed attaccò interrompendo la chiamata.
-Neanche avesse 15 anni- sospirò Sho ancora rosso come un peperone.
-Tua madre mi sta simpatica- sorrise Jun.
-Beh comincia a fartela diventare antipatica perchè voglio che vi frequentate il meno possibile- sentenziò Sho e nella sua voce c'era una punta di gelosia.
-Ormai il nostro contratto è concluso- disse Jun improvvisamente, -Ora che faremo?- domandò, e nella sua voce c'era come una punta di preoccupazione.
-Per prima cosa sei invitato a cena da noi stasera, quindi forse è meglio farsi una doccia- disse Sho. Jun sorrise e lo baciò di nuovo tranquillizzandosi in un attimo, aveva avuto paura per un secondo che fosse stato solo l'alcool a dettare tutto quello che era successo quella notte invece non sembrava essere così e ne fu immensamente felice, per la prima volta aveva trovato una persona che lo amasse sul serio.
-Però... se non vuoi andare...-
-Tu non vuoi andare?- chiese Jun.
-Non mi va per nulla, ma... tremo alla sola idea di dover sentire mia madre sbraitare di nuovo al telefono- confessò, Jun rise di nuovo.
-Beh abbiamo ancora qualche ora, quindi per ora pensiamo al pranzo- disse Jun e lo stomaco di Sho brontolò dando il suo consenso all'idea di Jun.
-Il tuo stomaco è daccordo- disse Jun baciandolo di nuovo.
-Si a quanto sembra lui si, ma qualcun altro no a quanto pare- disse con imbarazzo guardando in basso.
-Sono bastati due baci, tutto ciò mi lusinga- disse Jun sorridendo malizioso, Sho arrossì di nuovo.
-Beh che ne dici di andare a fare la doccia prima di pranzare allora?- chiese Jun alzandosi dal letto senza minimamente badare di essere completamente nudo.
-Dice che approva e anche io sono daccordo- rispose Sho, Jun rise di nuovo, poi fece alzare Sho e si chiusero in bagno tra fiumi d'acqua calda e profumi dolci, ma non ne uscirono poi così presto e a cena risultarono infine entrambi molto affamati.
FINE
Spero che sia piaciuta ^_____^ Alla prossima storia ^_____^