Eccomi qui a postare, non sono riuscita a trattenermi e Jinny ha contribuito con la sua curiosità XD
Quindi eccomi qui
Spero che questo finale vi piaccia, voglio dei commenti approfonditi XD
Titolo: Innocence
Genere: angst, au
Fandom: Arashi
Raiting: R (almeno per il momento)
Pairing: Sakumoto (perchè sono ossesionata XD)
Desclaimers: loro due non sono miei e se lo fossero forse Jun non sarebbe molto daccordo su quello che gli faccio sempre capitare quindi forse è meglio così, per la mia sopravivenza XD
Note: esigo che non vediate Jun nella vera versione 17enne, perchè il Jun di questa fict è come quello dell'avatar
Post precedenti:
Capitolo 1 ,
Capitolo 2 ,
Capitolo 3 ,
Capitolo 4 ,
Capitolo 5 ,
Capitolo 6 ,
Capitolo 7 ,
Capitolo 8 Capitolo 9 ,
Capitolo 10 ,
Capitolo 11 ,
Capitolo 12 Epilogo
Come aveva sospettato non c’era nussuno, dopo tutto quel tempo non poteva aspettarsi che sarebbe vunuto veramente, magari adesso stava chissà dove a divertersi.
I primi tempi da quando era partito, non faceva altro che telefonargli appena poteva e scrivergli tantissimo, gli raccontava tutto; nella nuova scuola si era trovato bene e aveva fatto amicizia; era molto più allegro e ne era felice, però ogni telefonata e ogni lettera finiva con un “mi manchi”; poi però con il tempo le telefonate e le lettere diminuirono fino a non arrivare più, voleva telefonargli lui, però ogni volta che tentava di farlo pensava: “E’ giovane, che diritto hai di intrometterti nella sua vita, sopratutto adesso che è felice” così alla fine non lo aveva mai chiamato.
Quando lo vide per la prima volta su una rivista rimase quasi shoccato, faceva il modello... nelle ultime lettere che gli erano arrivate aveva accennato al voler fare un lavoro che fosse semplice e abbastanza reditizio, tanto che si era pure preoccupato fosse qualcosa di pericoloso, ma non si sarebbe mai aspettato il modello, anche se doveva ammettere che gli calzava a pennello e quando lo vide su quella rivista dopo tanto tempo notò che era ancora più bello di prima e che era cresciuto davvero parecchio.
Si appoggio alla balaustra e guardò il giardino sotto di lui, la giornata era stata calda ma con l’arrivo della sera si era rinfrescato, nonostante, non pensasse sarebbe venuto attese fino a notte fonda, poi a un certo punto qualcuno lo affiancò, era rimasto a guardare il cielo che pian piano si oscurava e le stelle comparire una a una; quando si girò a vedere chi era rimase muto e immobile.
-Sarebbe questo il tuo saluto?-
Sho sbattè ripetutamente gli occhi incredulo, poi balbettando disse:
-J... Jun?-
-E chi sennò? Aspettavi forse qualcun altro qui oggi?-
-Pensavo non saresti venuto-
-Te lo avevo chiesto io, perchè non sarei dovuto venire?- chiese perplesso.
-Non hai più telefonato, ne scritto- si giustificò subito Sho.
-Mi spiace sono successe delle cose, poi ti spiegherò. Ma piuttosto come va?-
-Come sempre, non è cambiato nulla, sono ancora un insegnate. Mentre tu, sei un modello ormai-
-Non esageriamo, lo faccio ogni tanto, non sono mica famoso, nessuno conose il mio nome, sono solo un ragazzo su un giornale-
-Quando ti ho visto sono rimasto senza parole, eri ancora più bello di prima-
Jun arrossì e in quel momento rivenne fuori il ragazzo timido e innocente che aveva vissuto con lui anni prima.
-Sei cresciuto parecchio- notò storcendo il naso.
-Si, ora sono più alto di te- disse fandogli la linguaccia.
-Non esagerare mica di tanto- disse mettendosi le mani sui fianchi.
Ci fu una pausa in cui entrambi rimasero in silenzio a guardare le stelle, poi Jun disse:
-Vivi con qualcuno?-
-No, mai avuta una storia da... E tu? Avrai fatto strage di cuori- disse evitando la fine della frase.
-Neanche io- rispose; -ci sono state molte ragazze e anche qualche ragazzo che ci ha provato con me; ma ci eravamo fatti una promessa- spiegò.
-Quindi tu...-
-No- rispose subito Jun.
-Sho sai che giorno è oggi?- chiese Jun.
-Il 29 Agosto- rispose.
-Guarda l’orologio- ordinò Jun.
Portò il polso davanti al viso e notò che era appena scoccata la mezzanotte, ora era il 30 Agosto; ciò significava che...
-Ora non potrai più dirmi che sono troppo piccolo; non sono più il “tuo piccolo Jun”, da ora se tu vuoi sarò solo il “tuo Jun”-
Sho lo abbracciò stretto e lo baciò, poi disse:
-Buon compleanno Jun!-
FINE